Se c’è un’auto che non è indicata per le famiglie questa è la Corvette. O almeno, così pensavamo…
Alcune automobili nascono per essere pratiche, altre solo per essere dei veri e propri sogni ad occhi aperti. Tra le tante supercar che non disdegneremo di avere nel nostro garage, potremmo inserire anche una Corvette. Una qualunque delle automobili che hanno preso vita da questa stirpe di supercar, una delle più longeve della storia tra l’altro, andrebbe bene.
Introdotta più di settant’anni fa in produzione, la Corvette è la supercar più longeva della storia al punto che da essere prodotta da Chevrolet direttamente ha finito per costituire un marchio a se stante nel più vasto universo General Motors. Dalla C1 alla C8, ultima auto in ordine cronologico ad essere presentata nel 2020, ogni belva su ruote di questa gamma ha conosciuto un enorme successo.
Quello che nemmeno i fans più “hardcore” del modello sanno però è che esistono delle versioni familiari di questo bolide. Ebbene si, auto station wagon in tutti i sensi, in grado di portare più occupanti e bagagli della versione standard e soprattutto che con un termine legato all’ambiente si potrebbero definire Shooting Brake a tutti gli effetti.
Supercar per famiglie
Nel 1954 la stessa Chevrolet ideò una versione familiare della C1 nota come Chevrolet Nomad, poi accantonata sugli altri modelli venuti dopo, dalla C2 in poi, per la scarsa praticità e richiesta di acquisto da parte dei clienti. Alcuni privati, però, non si sono rassegnati a dire addio a questa bellissima idea. Infatti, esistono diverse versioni di più modelli della gamma a montare un vero e proprio bagagliaio da familiare.
Il primo a proporre questo tipo di conversione fu un tale imprenditore di nome Chuck Miller che costruiva su richiesta dei vani smontabili da applicare sulle Corvette C3 per ampliare lo spazio di carico a bordo. Curiosamente, molti clienti chiedevano specificamente che nel bagagliaio dell’auto entrassero delle mazze da golf!
I piloti Burt e John Greenwood portarono il concetto ad un nuovo livello sulle versioni successive, migliorando l’idea di Miller e producendo una loro variante del “loculo” posteriore per la sportiva. Queste auto sono molto rare e, come potete immaginare, molto costose. Trovarne una sul mercato dei collezionisti non è per niente semplice ed ogni conversione è molto diversa l’una dall’altra, cosa che rende queste auto decisamente uniche sul panorama motoristico.