L’ex pilota Formula 1, Timo Glock, ha avuto una carriera ricca di alti e bassi. Rimarrete sorpresi per la sua scelta.
Il vincitore del campionato GP2, nel 2007, iniziò a masticare l’ambiente del circus già nel 2004. Venti anni fa la Jordan aveva ancora un ruolo sulla griglia. Timo Glock cominciò nel ruolo di collaudatore per la squadra di Eddie Jordan, esordendo nella massima categoria del Motorsport in occasione del Gran Premio del Canada, al posto di Giorgio Pantano.
Concluse undicesimo a Montreal, ma grazie alla squalifica dei driver della Williams e della Toyota, avanzò sino alla settima posizione. La BMW Sauber, nel 2007, mise gli occhi sul pilota tedesco, assumendolo come collaudatore. Dopo il trionfo nella serie propedeutica della F1, la Toyota gli propose un contratto da titolare, al fianco dell’esperto Jarno Trulli.
Ottenne un quarto posto in Canada e un clamoroso secondo posto in Ungheria. Dimostrò di avere del talento, ma per sua sfortuna si ritrovò nel posto sbagliato al momento sbagliato in occasione dell’ultima tappa del Mondiale 2008. Felipe Massa e Lewis Hamilton si erano sfidati punto a punto sino all’ultimo atto di Interlagos. Il brasiliano della Ferrari vinse la corsa di casa, ma all’ultimo giro Hamilton, a sorpresa, rimontò sino a superare Glock e festeggiare la sua prima corona iridata in F1.
Le condizioni dell’asfalto brasiliano, in quel clamoroso epilogo del campionato 2008, erano pessime. La Toyota del tedesco con la pioggia non stava in strada, mentre l’anglocaraibico della McLaren volò in una disperata rimonta, beffando il ferrarista nel finale. Per i fan del Cavallino Glock, chiudendo sesto, alle spalle di Hamilton, fece un grande torto a Felipe Massa.
Dopo le esperienze con Toyota, Virgin e Marussia, Glock ha corso nel DTM con il Team MTEK che impiega vetture BMW. ll pilota tedesco ha deciso di tornare in pista nell’entusiasmante campionato a ruote coperte. Ha accettato l’offerta per guidare la BMW M4 del team Ceccato della icona del DTM, Roberto Ravaglia. Glock si era detto molto soddisfatto della sua nuova avventura in pista.
Le ambizioni del tedesco, anche ai tempi della F1, sono sempre state altissime. Ha potuto contare su un team, come Toyota, di assoluto spessore e su una esperienza nel Motorsport vastissima. Le motivazioni per smentire i detrattori saranno risultate altissime anche nel DTM per il nativo di Lindenfels, ma grandissimi risultati non sono arrivati.
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