Ricordate il rivale di Vale Rossi in pista? Casey Stoner, il centauro australiano ritiratosi ormai dall’attività agonistica da tempo.
Un tempo la Ducati non era certo la scuderia motociclistica più forte e dominante nel mondiale di MotoGP. C’era un periodo in cui a fare la voce grossa erano soprattutto i team giapponesi, come Honda o Yamaha, mentre gli italiani dovevano rincorrere sperando di strappare qualche successo e migliorare la propria condizione.
Il primo pilota che fu in grado di regalare un successo mondiale alla Ducati, in periodo in cui non era certo la moto regina, è Casey Stoner. Ovvero il fuoriclasse australiano che nel 2007 si laureò campione del mondo di MotoGP proprio in sella alla vettura di Borgo Panigale, dando una svolta alla storia di entrambi.
Stoner è ormai un ex centauro rimasto però nel cuore di molti tifosi ed appassionati. Non solo per quel trionfo di 17 anni fa in Ducati, ma anche per il carattere rispettoso ed affabile, mai troppo sopra le righe né esageratamente competitivo contro i propri rivali in pista. Lo sa bene anche un suo concorrente top come Valentino Rossi, che lo ha sempre ammirato e rispettato.
La carriera di Stoner non è stata lunga ed avvincente come quella di Rossi o di altri motociclisti che continuano imperterriti fino alla soglia dei 40 anni. L’australiano classe ’85 si è ritirato dalle competizioni nell’ormai lontano 2012, dopo aver vinto il suo secondo titolo mondiale in sella alla Honda.
A soli 27 anni dunque Stoner prese questa particolare decisione, dettata sia dai troppi infortuni subiti in carriera, sia dalla nascita della sua primogenita. L’ex pilota ammise di trovare troppo pericolosa la vita di un centauro in MotoGP e dunque si fermò sul più bello, lasciando un ottimo ricordo di sé su pista.
La sua vita però resta legata alle moto: ha svolto il ruolo di tester per Honda prima e Ducati poi, mentre lo scorso anno è stato chiamato a Borgo Panigale come ‘consigliere’ di Pecco Bagnaia, che ha potuto usufruire dei suoi suggerimenti per vincere il titolo nel 2023. Non da dimenticare un tentativo nella 8 ore di Suzuka, storica gara del mondiale Endurance, dove però cadde sul più bello sfiorando la vittoria.
Stoner è stato costretto a dire addio alle corse anche per un altro motivo. La sindrome da stanchezza cronica, patologia diagnosticatagli qualche anno fa e che gli rende la vita non semplicissima. Ma nel frattempo si gode l’amore di sua moglie e delle sue splendide bambine.
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