Cosa succede se per vari motivi non si riesce a pagare il pedaggio autostradale? Ecco il modo per evitare di incorrere in multe.
A differenza di altri Paesi in cui la rete autostradale viene pagata una volta l’anno con conseguente attribuzione di un contrassegno, in Italia il pedaggio va pagato ad ogni eccesso. Il valore da versare varia a seconda dei chilometri percorsi certificati dal biglietto d’ingresso che viene ritirato al casello.
Un volta raggiunto quello d’uscita si può incorrere in un rischio importante, quello di non riuscire a versare l’importo dovuto. In questo caso le ragioni sono molteplici: si può non avere denaro a sufficienza, il bancomat o la carta possono avere dei problemi o la batteria del proprio Telepass è scarica. In questi frangenti ci sono delle vie di fuga che adesso analizzeremo.
Solitamente se il problema sta nel non aver ritirato il ticket d’entrata c’è poco da fare. Si sarà costretti a pagare come si si fosse partiti dall’inizio della rete.
Se invece per le suddette motivazioni ci si rende conto che non è possibile pagare alcunché, per prima cosa non bisogna farsi venire la cattiva idea di fare retromarcia, sia perché le telecamere presenti registrano la targa, sia per l’estrema pericolosità della manovra. In secondo luogo è bene attendere di ricevere lo scontrino di mancato pagamento. Questo viene rilasciato in ogni caso, quindi anche se la cassa è automatica. Ovviamente non va buttato, ma conservato per poter procedere al saldo.
Sulla ricevuta sarà indicata la targa del mezzo, data e orario di ingresso e uscita. Se è presente la dicitura “entrata non rilevata” o “biglietto smarrito”, come anticipato si dovrà pagare dal casello più lontano. Tuttavia, se si presenta una dichiarazione che attesti l’entrata esatta, sarà possibile versare solo la somma dovuta e non un extra. In caso si stia facendo i furbi si rischia, in quanto ai caselli sono presenti delle telecamere che registrano tutto.
Dal momento in cui si riceve la notifica si hanno quindici giorni di tempo per saldare. Andare oltre significa dover mettere sul piatto gli oneri aggiuntivi e in più può essere avviato il processo di recupero crediti.
Si parte inizialmente con un sollecito da parte dell’ente interessato, poi si passa al recupero forzoso del credito, con una somma extra da corrispondere, e nel frangente di persistente rifiuto del pagamento subentrano le sanzioni che vanno da 87 a 344 euro, a cui si somma la decurtazione di due punti sulla patente.
Vediamo ora come muoversi per regolarizzare il proprio stato. Si può procedere al pagamento online recandosi direttamente sul sito di Autostrade Italiane, oppure si può effettuare un bonifico all’indirizzo presente sul portale. Volendo ci si può recare presso il punto Sisal più vicino al proprio domicilio degli oltre 40mila presenti. In questo caso però bisognerà pagare una commissione di due euro. Quindi ancora ci si può riferire al Telepass Point che presenta tra le possibilità quella dell’autocertificazione del casello d’ingresso se si è smarrito il ticket. Per finire ci sono sempre i caselli stessi. Ovviamente bisogna andare in quelli in cui è presente l’operatore.
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