Notizie drammatiche in casa Stellantis, con lo stop che giunge in Italia rendendo così ancora più critica la situazione.
Il Gruppo Stellantis in questi anni si è dimostrato sempre di più attento alle innovazioni sul mercato e lo si vede soprattutto per la volontà di puntare moltissimo sull’elettrico. Si tratta quest’ultimo di un progetto molto ambizioso e che dimostra come l’attenzione all’ambiente sia essenziale.
Per questo motivo il Gruppo sta cercando una serie di finanziamenti anche da parte del Governo italiano, anche se per il momento sono evidenti le divergenze. Stellantis infatti vorrebbe una serie di agevolazioni in modo tale da poter continuare la produzione in Italia senza delocalizzare, mentre il Governo studia la possibilità di entrare nelle quote della società.
Si tratterebbe di una notizia a dir poco clamorosa, ma che in realtà permetterebbe all’Italia di poter trovarsi nella medesima situazione della Francia, con il Governo di Parigi che detiene il 6% delle quote del Gruppo. Proprio questa disparità di trattamento tra Francia e Italia non è mai andata giù fino in fondo a Giorgia Meloni.
Quest’ultima sta cercando di trovare anche un punto di contatto con nuovi gruppi automobilistici per fare in modo che la produzione di vetture in Italia aumenti. Intanto però giungono pessime notizie dal fronte Stellantis, con i lavoratori italiani che dovranno stringere i denti ancora una volta.
Non migliora per niente la situazione ormai sempre più drammatica e complicata della fabbrica Mirafiori, con Stellantis che sembra ben lontano da trovare una soluzione per questa fabbrica. Sembrava ormai prossima a terminare la cassa integrazione per gli operai della fabbrica torinese, con il ritorno alla normalità che era segnato per il 7 maggio, ma ora è tempo di bloccare ancora una volta il tutto.
Ci sarà un altro mese di stop forzato, con il ritorno al lavoro classico che avverrà solo il 3 giugno 2024. Una decisione che è dettata dal fatto che il mercato delle auto elettriche continua a non decollare, con queste auto che, nel momento in cui finiscono gli incentivi governativi per il loro acquisto, diventano di fatto invendute.
I sindacati stanno cercando di trovare sempre di più un punto d’incontro con Stellantis, in modo tale da poter sbloccare una situazione sempre più complicata. “Lo stop di un altro mese è uno schiaffo ai lavoratori, alle lavoratrici e a tutta la città di Torino”, così ha definito la situazione sempre più problematica il segretario della FIOM CGIL di Torino Eddi Lazzi, come riporta hdmotori.it.
Purtroppo in questo momento sembra essere necessario il ritorno a una produzione termica, con queste vetture che sono per prima cosa meno costose e in secondo luogo garantiscono più prestazioni. Stellantis deve fare i conti con la crisi del settore, considerando come il blocco di Mirafiori e la dimostrazione di come si debba cercare di evitare una battaglia ideologica sulle auto e si debba pensare per prima cosa al bene dei lavoratori. Mirafiori è una fabbrica storica nel mondo delle quattro ruote e non merita di certo di vivere una situazione del genere.
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