Il Governo interviene di fronte a un problema di multe e di autovelox che sta mettendo in crisi numerosi cittadini.
Uno dei principali obiettivi che si è prefissato questo Governo è quello di aumentare quanto più possibile la sicurezza nelle strade italiane. Lo ha spiegato più volte il Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Matteo Salvini, con quest’ultimo che sta portando avanti un disegno di Legge per poter modificare alcuni aspetti del Codice della Strada.
I Comuni stanno cercando di attuare una serie di azioni in modo tale da poter limitare quanto più possibile le azioni illecite dei propri cittadini. Per questo motivo sono sempre di più i primi cittadini che decidono di ricorrere all’utilizzo degli autovelox, dei dispositivi ormai molto noti che hanno il compito di multare coloro che non rispettano i limiti di velocità.
La situazione in Italia si è però fatta quasi esasperante in certe zone, con il numero di autovelox che è davvero incredibilmente elevato e che ha portato qualcuno, tra Veneto e Lombardia, a tagliare questi dispositivi. Ormai è noto a tutti come Fleximan e il fatto che gran parte dei social sia dalla sua parte, osannando a tutti gli effetti un criminale e un delinquente, fa capire come questi mezzi non sempre siano usati correttamente.
Il vero problema per molti è che in alcuni casi ci sono dei limiti di velocità che sono considerati davvero troppo bassi e per questo motivo diventa impossibile poter rispettare i limiti. Uno dei casi più eclatanti è quello che riguarda la città di Bologna, con il sindaco Lepore che ha deciso di dare il via dal 16 gennaio alla Zona 30, dividendo così l’opinione pubblica.
Il Sindaco di Bologna Matteo Lepore è assolutamente convinto che la strada che ha tracciato sia quella corretta, ovvero imporre un limite di velocità di 30 km/h all’interno della città. Qualcuno lo ritiene un abuso di potere, in quanto si tratta di un massimo di velocità consentito davvero troppo basso.
Non sono mancati i diverbi tra il numero uno del capoluogo emiliano e Matteo Salvini, con quest’ultimo che ha apertamente parlato di scelta ideologica e non derivata da una reale necessità della città. Naturalmente il limite di 30 km/h è solo circoscritto a una serie di strade nei pressi del centro, ma i cittadini non sembrano essere per nulla soddisfatti.
Il Governo ha già mostrato le proprie perplessità di fronte a questa decisione, ma la vera novità è che il Codacons sembra essersi schierato a favore della decisione del Comune di Bologna. Quest’ultimo infatti, come riporta anche “La Gazzetta dello Sport” ha dichiarato come farà ricorso al Tar nel caso in cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vada a interferire sul limite di velocità stabilito dal sindaco.
Questa sarà una decisione che può stabilire solo il primo cittadino. Il ricorso del Codacons contro il comunicato ufficiale del Ministero dove spiega come il ministro Salvini si sia detto disponibile a trovare una soluzione in favore dei cittadini, porterà a una richiesta di risarcimento danni per 500 mila Euro. La diatriba sugli autovelox è solo iniziata.
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