Possedere una Ferrari rappresenta un sogno per gli appassionati. Tra questi però ce ne è qualcuno che ha notato qualcosa che non va. Questa storia vi lascerà senza parole
Sono pochissimi coloro che possono togliersi la soddisfazione di conservare una Ferrari nel proprio garage. Tutti i modelli creati dall’estro del Drake hanno conservato un fascino unico ed inimitabile. Non esistono vetture del Cavallino economiche. Il listino negli ultimi anni è schizzato a dei livelli proibitivi se non per facoltosi milionari con il pallino della velocità.
La Ferrari regalano il perfetto mix tra sportività e lusso. Dal 2009 al 2015 è stata prodotta la Ferrari 458. Prese il posto della F430 e, in seguito, venne sostituita dalla 488 GTB. La biposto, equipaggiata da un motore 8 cilindri disposti a V, ha preso il nome dalla sua cilindrata (4,5 litri) più il numero di cilindri. Si trattava dell’entry level della gamma della casa modenese. Rispetto alla 360 Modena e alla F430 ha rappresentato un netto passo in avanti.
Venne lanciata con una anteprima via web che mise in risalto l’animo audace della nuova coupé. In occasione della 63ª edizione del Salone dell’Automobile di Francoforte, tenutasi a settembre 2009, questa Ferrari ha lasciato gli appassionati a bocca aperta.
La casa emiliana , in seguito, ha presentato 4 differenti varianti della 458: Italia, Spider, Speciale (prodotta dal 2013) e Speciale A (versione spider della Speciale). Dall’esperienza nella massima categoria del Motorsport derivavano una centralina unica, in grado di amministrare l’E-Diff, il sistema di trazione F1-Trac e l’ABS. Il bolide montava cerchi da 20 pollici con pneumatici 235/35 all’anteriore e 295/35 al posteriore.
Le performance della 458 erano da brivido. Ogni singolo elemento è stato concepito per presentare il massimo carico aerodinamico, proprio come i bolidi della pista. La sportiva vantava un carico verticale di appena 140 chilogrammi a 200 km/h con un coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx) pari a 0,33.
Leggera ed agile, la 458 era stata creata con soluzioni di derivazione spaziale, con sospensioni anteriori a triangoli sovrapposti e multilink per quelle posteriori. Lunga 4527 mm per 1937 mm di larghezza e 1213 mm di altezza con un passo di 2650 mm, era stata elaborata sotto la supervisione di Michael Schumacher nelle versioni più spinte.
Ferrari, che storia dagli Usa
La 458 raggiungeva rapidamente i 325 km/h. Da 0 a 100 km/h schizzava in 3,4 secondi, frutto di 570 CV a 9.000 giri, con una potenza specifica di 127 CV/litro. La coppia massima di 540 N·m a 6.000 giri/min non era per manici inesperti. La vettura era impreziosita da un fulmineo cambio elettroidraulico a doppia frizione con 7 rapporti. Tutto meraviglioso? Non proprio!
Le vetture prodotte nel 2004 avevano un problema ricorrente. Nel cruscotto si accendeva un avviso di “liquido dei freni basso“. Dai richiami venne messo in luce un tappo difettoso del serbatoio del liquido dei freni come colpevole della perdita. Un’anomalia rilevato anche da un proprietario americano di una 458 Italia che, in un’intervista ad Autobild.es, ha sostenuto che la casa modenese non ha sufficientemente informato i clienti del difetto.
Il signor Nechev ha annunciato che la sostituzione del tappo del serbatoio del liquido dei freni e l’aggiornamento del software erano solo misure temporanee e non hanno risolto tutti i problemi di frenata. In una azione legale congiunta – di cui riporta notizia anche Milano Finanza – il querelante ha affermato che la Ferrari ha venduto direttamente o ha tratto profitto dalla vendita di “migliaia di auto contenenti questo difetto potenzialmente fatale“.
Oltre alla casa automobilistica, anche il suo fornitore di componenti Bosch GmbH, è stato citato come imputato nella maxi causa. Il problema causerebbe una perdita di liquido dei freni con conseguente perdita parziale o totale della capacità frenante della potente vettura.