Parliamo di una delle infrazioni più gravi del Codice della Strada che possano esistere in Italia: farlo è anche un reato penale
Il nostro Codice della Strada contiene un elenco di comportamenti a rischio, incivilii o pericolosi. Tutte azioni che se compiute da un qualsiasi utente della strada, portano inevitabilmente ad una sanzione di un cero tipo. Alcuni comportamenti però sono più gravi di altri e quello di cui parliamo oggi, per esempio, è ritenuto dalla legge italiana un’infrazione davvero molto seria.
Quest’oggi parliamo di un’azione che qualcuno potrebbe commettere credendosi furbo. Certo potreste perfino farla franca ma le conseguenze nel caso di un intervento della polizia vanno oltre la semplice multa, specie in alcune circostanze. Stiamo parlando della pratica di contraffare una targa per evitare una multa di qualsiasi genere.
Questo tipo di pratica viene spesso applicata da automobilisti per evitare, ad esempio, multe per eccessi di velocità o passaggi non consentiti in zone a traffico limitato. Per cambiare una targa non serve essere un falsario. Può bastare sporcarla ad arte per evitare che l’autovelox possa farvi una foto pulita oppure inserire un pezzo di nastro nero per trasformare una C in una G o coprire una lettera, tutte azioni punite però molto duramente.
Targa illeggibile, passi dei bei guai…
Se poi ci sono evidenti tracce di una modifica ai numeri o alle lettere della targa del vostro veicolo, la sua carta di identità se così vogliamo definirla, allora siete decisamente in una pessima posizione.
La multa, per questa fattispecie, è piuttosto pesante: si passa da “soli” 1.988 Euro fino a un massimo di 7.943 Euro nei casi più gravi con aumenti di pena per i recidivi. L’unico modo in cui un automobilista potrebbe scampare ad una sanzione durissima sarebbe quello di dimostrare che la modifica o non è avvenuto volontariamente – ad esempio nel caso di una targa illeggibile possono essere stati gli elementi atmosferici a rovinarla – o che non era a conoscenza del fatto.
Il caso più grave ovviamente e per cui si entra nel merito del penale è quello in cui l’automobilista circoli con una targa che risulta rubata. Sembra una cosa assurda, ma può capitare che una persona compri un’automobile usata senza controllare a dovere i documenti trovandosi in questa situazione senza saperne nulla. In questo caso, si rischia un’accusa per Incauto Acquisto.
Se poi la targa rubata è stata montata volontariamente dal guidatore, allora la situazione è ancora più grave l’accusa è di Ricettazione, reato per cui si possono arrivare a scontare fino a quattro anni di carcere. Insomma, quello che poteva sembrarvi soltanto un pezzo di metallo con cifre e lettere attaccato alla vostra auto è uno strumento che non va mai toccato, nemmeno per una modifica di minima entità. A meno che non vogliate grossi problemi con la polizia.