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Caccia alla Ferrari: dopo 29 anni il modello appartenuto al campione è stato ritrovato, la storia sta facendo discutere

La Ferrari è il sogno di tutti, anche dei malviventi che a volte riescono in furti clamorosi. La storia è davvero assurda

In casa Ferrari il passato è ricco di modelli straordinari, veri e propri capolavori di ingegneria che è impossibile dimenticare. La casa di Maranello ha costruito la propria storia su auto amate ed idolatrate in tutto il mondo. Di seguito vi parleremo di una che è stata ritrovata dopo .. 30 anni.

Ferrari, una storia davvero assurda – Flopgear.it

Chiunque, dopo un periodo di tempo così lungo, avrebbe perso ogni speranza ma, a volte, le vicende possono prendere una piega davvero inattesa, sorprendendo chiunque. La Ferrari in questione è la F512 M, un modello davvero eccezionale per via del suo design estremo e delle sue prestazioni da brividi. La F512 M è un’evoluzione della splendida Testarossa, una delle Ferrari più famose della storia, che ha appunto conosciuto degli sviluppi inattesi.

La vettura è stata realizzata nel 1994, con una nuova mascherina ridisegnata e fari carenati in vista, con una nuova copertura in plexiglass, anziché a scomparsa come nel modello precedente. Cambiano anche i paraurti ed i gruppi ottici posteriori. I cerchi diventano a 5 razzi e ad elica.

Per quanto riguarda invece l’aspetto tecnico, di certo non sono mancati gli aggiornamenti. La spinta del motore è salita a 440 cavalli, con 315 km/h di velocità massima. Questo passo in avanti è stato garantito anche dalla riduzione di peso, che fu pari a ben 40 kg grazie alle nuove tecnologie utilizzate. Lo scatto tra 0 e 100 km/h veniva completato in appena 4,68 secondi che, per un’auto di ben 30 anni fa, è un risultato davvero eccezionale.

Per quanto riguarda gli esemplari, ne vennero prodotti appena 500, caratteristica che la rende una delle auto del Cavallino più rare e ricercate dai collezionisti. Fu anche l’ultima della sua casa costruttrice a montare il motore 12 cilindri piatto. La sua uscita dai listini avvenne nel 1996, per dare strada alla 550 Maranello. Un grande pilota di F1 scelse questo gioiello che gli è stato rubato. Ebbene, adesso l’hanno ritrovato.

Ferrari, ritrovata la F512 M dell’ex pilota

La Ferrari, negli anni Novanta, non visse certo il suo miglior periodo, né dal punto di vista sportivo, né sul fronte del prodotto, pur continuando a sfornare capolavori assoluti. Ebbene, la F512M era uno di essi, e venne scelta dal pilota Gerhard Berger, al quale però fu rubata. Il furto avvenne durante il Gran Premio di San Marino del 1995, la gara di casa per il marchio modenese. Da quel momento in poi, della supercar si persero del tutto le tracce.

Ebbene, dopo quasi trent’anni, la Polizia Metropolitana di Londra l’ha ritrovata  dopo che lo stesso marchio di Maranello aveva segnalato la vettura alle autorità. In sostanza, nel 2023 un broker britannico l’aveva acquistata ma le caratteristiche del mezzo avevano fatto scattare alcuni sospetti che riguardavano la provenienza di questo gioiello.

Gerhard Berger, ritrovata la sua Ferrari: che storia (Ansa) – Flopgear.it

Gli esami svolti dalla Ferrari, a quel punto, hanno potuto confermare che si trattava di una delle due F512 M che vennero rubate ad Imola 29 anni fa, durante il GP di San Marino. Pensate che il valore attuale della vettura è di oltre 400 mila euro, una cifra impressionante.

Berger è uno dei piloti del passato che i tifosi della Ferrari ricordano sempre con piacere . Iconica la sua vittoria a Monza nel 1988, così come quella di Hockenheim del 1994, quando interruppe un digiuno di successi durato quasi 4 anni. Proprio in Germania, nel 1997 e con una Benetton, ha ottenuto la sua ultima affermazione in carriera, prima di ritirarsi definitivamente.

Al momento, non è ancora nota la reazione dell’austriaco al ritrovamento della sua vettura. Chissà che non voglia riaverla indietro.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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