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BYD non si ferma più: dopo l’Ungheria apre un’altra fabbrica in Turchia vuole evitare i dazi

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Il costruttore cinese di auto BYD ha annunciato l’apertura di un nuovo impianto produttivo in Turchia, con un investimento che ammonta a 1 miliardo di dollari.

Questo stabilimento, che sarà operativo dalla fine del 2026, mira a creare circa 5.000 nuovi posti di lavoro nel paese.

Byd nuovo investimento (ANSA) FlopGear.it

La nuova fabbrica si concentrerà sulla realizzazione di auto elettriche e ibride destinate non solo al mercato locale ma anche a quello dell’Unione Europea. Questo annuncio segue la recente inaugurazione di una fabbrica simile in Ungheria, segnando così un importante passo avanti nella strategia espansionistica della BYD.

L’annuncio dell’impianto turco arriva in un momento particolarmente delicato sul piano delle relazioni internazionali, pochi giorni dopo l’approvazione dei nuovi dazi imposti dall’Unione Europea alla BYD. Questi dazi aggiuntivi del 17,4%, che si sommano all’attuale tariffa del 10%, rappresentano una sfida significativa per il colosso cinese.

Tuttavia, la decisione della Turchia di accogliere la nuova fabbrica BYD può essere vista come una mossa geo-politica astuta, soprattutto alla luce dei recenti incontri tra il presidente turco Erdogan e il presidente cinese Xi Jinping. Inoltre, questo sviluppo potrebbe segnare una svolta nelle relazioni commerciali tra Cina e Turchia, specialmente dopo il ritiro da parte della Turchia del piano che prevedeva l’imposizione di una tariffa aggiuntiva del 40% sui veicoli cinesi.

Una scelta non casuale

La scelta della Turchia come sede per il nuovo impianto produttivo non è casuale, ma risponde a precise logiche commerciali e logistiche. Il mercato turco delle auto elettriche sta vivendo un momento d’oro con vendite che hanno raggiunto il 7,5% nel 2023. L’impianto turco permetterà quindi alla BYD non solo di aggirare i pesanti dazi europei ma anche di posizionarsi strategicamente vicino ai suoi mercati target in Europa.

Byd cosa cambia? (ANSA) FlopGear.it

Le ambizioni espansionistiche della BYD vanno ben oltre i confini europei o turchi. Con vendite record nel secondo trimestre che hanno raggiunto le 982.747 unità (oltre il 40% in più rispetto all’anno precedente), Il costruttore cinese di auto BYD ha annunciato l’apertura di un nuovo impianto produttivo in Turchia, con un investimento che ammonta a 1 miliardo di dollari.. Oltre alla nuova fabbrica in Thailandia inaugurata lo scorso luglio e all’acquisizione dell’ex stabilimento Ford in Brasile, la BYD sta valutando ulteriormente l’espansione con possibili nuovi impianti produttivi in Messico.

L’apertura della nuova fabbrica BYD in Turchia rappresenta non solo un importante traguardo commerciale per l’azienda ma anche un significativo evento geopolitico che potrebbe influenzare le dinamiche economiche regionali ed internazionali nei prossimi anni.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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