Briatore nel ricordo di Senna:” L’ultima stella in F1”

L’1 maggio 1994 è una delle date più tragiche della storia della F1, con Ayrton Senna che perì in pista a Imola, in una delle giornate che nessuno potrà dimenticare. Un incidente che stroncò la vita di un tre volte campione del mondo e che bloccò sul nascere la rivalità con Michael Schumacher.

Il tedesco era all’inizio della propria carriera e a scoprirlo era stato il Team Principal della Benetton Flavio Briatore, con l’imprenditore piemontese che aveva visto in quel giovane ragazzo che aveva debuttato con la Jordan un possibile campione. Senna invece nel 1994 era un fenomeno affermato, ma dopo anni in McLaren cercava nuovi stimoli a bordo della fortissima Williams.

La casa di Grove aveva stroncato il dominio di Ayrton con Mansell nel 1992 e con Prost nel 1993 e per farlo tornare al vertice anche la Benetton di Briatore aveva provato a metterlo sotto contratto per dare il via a una coppia che sarebbe stata leggendaria con il Kaiser. Alla fine arrivò Jos Verstappen, padre di Max, nel ruolo di vice Schumi, con il 1994 che iniziò fin da subito con la sfida tra Benetton e Williams.

Le prime due gare videro Senna ritirarsi, mentre Schumacher le vinse prendendo il largo e a Imola c’era voglia di rivedere quello scontro. In terra emiliana fu però l’ultima volta nella quale si vide in pista Ayrton, con Flavio Briatore che ha voluto ricordare ai microfoni di notizie.com, quello che ha significato per lui un “Mago” come Senna.

Briatore elogia Senna:” Il podio più triste”

Flavio Briatore è stato uno dei più vincenti e brillanti Team Principal della storia della F1 e sicuramente, come tutti quanti gli addetti ai lavori, avrebbe voluto poter lavorare almeno una stagione con Ayrton Senna. Il suo mito e il suo blasone non si sono di certo spenti con la sua morte nel 1994, tanto è vero che Briatore ha tessuto le sue lodi a notizie.com.

”Senna è stato forse il più grande personaggio del nostro sport. Sembra impossibile che siano passati già trent’anni dalla sua morte, sembrava che non potesse succedergli niente. Una vera star, forse l’ultima che abbiamo avuto in F1”.  Un campione che Briatore ha ricordato con un po’ di emozione e che ha testimoniato come Senna sia stata un’icona della storia dell’automobilismo.

L’imprenditore piemontese non ricorda solo quella giornata tragica per la morte di Senna, ma anche per quel senso di vuoto e di tristezza che si creò a termine della gara quando i piloti salirono sul podio. Avrebbe potuto essere una festa, con Schumacher primo davanti alla Ferrari di Larini, ma fu un altro momento surreale.

“È il podio più triste di quello che abbiamo fatto. Quando sono salito ho detto ai ragazzi di non festeggiare con lo Champagne. Schumacher mi chiese subito le condizioni di Senna e gli dissi subito che era in coma, con Ecclestone che mi aveva detto che era in condizioni gravi”. Una giornata nera per la storia della F1, ma la memoria di Ayrton Senna non svanirà mai.