Briatore gli offre carta bianca, colpaccio assurdo in Formula 1: così lo strappa alla Ferrari

Fra pochi giorni la Formula 1 sarà di ritorno in pista sul circuito di Zandvoort per affrontare l’ultima parte di stagione e mentre si ci interroga se il calo prestazionale della Red Bull si manterrà una costante, se McLaren e Mercedes si confermeranno le sue dirette rivali e se la Ferrari potrà dire la sua almeno in qualche gara, sui media mondiali continuano ad impazzare le notizie di mercato.

In particolare quelle che riguardano un progettista decisamente vincente che, dopo una militanza partita nel 2006 con la sua attuale squadra, ha deciso di cambiare aria. Per andare dove non si sa. A ragion d’essere corteggiatissimo, avrebbe ricevuto lusinghe dalla Rossa, anche se l’offerta più accattivante gli sarebbe arrivata dalla Aston Martin.100 milioni di dollari spalmati in quattro anni senza dover uscire dall’Inghilterra, che ora impatteranno contro la contro-proposta targata Briatore.

Newey, niente Ferrari o Aston Martin, si fa avanti Alpine

Stando quanto appreso dal sito F1-Insider, il presidente della Renault Luca De Meo, coadiuvato dal talent scout Flavio Briatore avrebbero contattato Adrian Newey per portarlo ad Enstone, promettendogli mari e monti, ma soprattutto chiedendo il suo aiuto per riportare stabilmente nella top 5 un team che oggi viaggia in ottava piazza con appena 11 punti. Secondo il portale tedesco l’ingegnere inglese sarebbe stato tentato finanziariamente, ma non solo.

In particolare, il manager piemontese, noto per aver fatto sbocciare piloti del calibro di Michael Schumacher e Fernando Alonso, avrebbe dato al 65enne carta bianca dal punto di vista tecnico e delle risorse necessarie per arrivare ad una ripresa. Una eventuale liaison con la Casa della Losanga non sarebbe una novità per il tecnico avendo vinto assieme ben 15 titoli costruttori e piloti con personaggi che hanno fatto la storia dello sport come Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill e più di recente Sebastian Vettel.

Decisiva per la riuscita del colpo di mano sarebbe la possibilità data al britannico di proseguire con il suo programma di vita. Infatti durante la stagione invernale, quando la categoria è ferma, lui trascorrerebbe le giornate in Sudafrica, patria della moglie Amanda, tornando nel Regno Unito soltanto in corrispondenza della partenza della stagione. Altro fattore da non trascurare sarebbe l’amore della consorte per Parigi, città dove si trova la fabbrica dei motori utilizzati dalla scuderia.