E se entro pochi anni ci trovassimo tutti senza benzina? L’incubo sta prendendo vita soprattutto in una zona molto importante.
Quello della fine del carburante in tutto il mondo è un rischio paventato da anni, tenuto vivo da film dispotici in cui la fine delle risorse che servono agli esseri umani di tutto il mondo per mantenere il loro stile di vita ormai comfortevole molto dispendioso porta al collasso della società come la conosciamo. Ora, difficile capire quali potrebbero essere davvero i risultati della fine del carburante in tutto il mondo. Ma a breve, potremo farcene un’idea nella vita reale!
Negli ultimi anni i Governi dei paesi parte dell’UE hanno sempre spinto per un addio ai carburanti fossili come benzina e diesel in favore delle nuove tecnologie come motori elettrici e ad idrogeno. Teoricamente parlando, a partire dal 2035 si potranno produrre, vendere e comprare soltanto automobili che non emettono smog in tutto il territorio europeo. In pratica, lo stop potrebbe arrivare molto prima.
La stampa olandese ha svelato un problema non da poco che colpirà a breve le città dei Paesi Bassi ma che interesserà senza nessun dubbio tutti i principali porti europei e, in ultimo, italiani. Il trasporto della benzina potrebbe diventare un affare talmente costoso e complesso da lasciare molte città del continente senza alcun modo per approvvigionarsene.
Tutti senza benzina
Come riportato anche da Autoblog.NL, a partire dal 2026 entrerà in vigore una normativa che impedisce alle navi cargo che trasportano carburante a bordo di liberarsi dei fumi tossici del carburante, una procedura necessaria per la sicurezza del carico e dell’equipaggio che lo sta trasportando alla destinazione, durante la navigazione come hanno sempre fatto fino ad oggi.
L’unico modo per rimuovere questi gas sarà disporre di un impianto di “degassaggio” come viene definito in lingua originale nei paraggi della destinazione da raggiungere. In Olanda, paese molto all’avanguardia, ne abbiamo soltanto uno operativo al momento a Moerdijik. Questo la dice lunga sulla situazione in cui potrebbero trovarsi altri paesi europei ancora meno evoluti dei Paesi Bassi…
Non avendo un impianto simile nei pressi del porto dove bisogna sbarcare, le navi cargo che portano litri e litri di carburante potrebbero essere costrette a costose deviazioni – da qui facile immaginare una crescita del prezzo del carburante – o a sbarcarlo solo nei porti dove conviene farlo al livello economico. Insomma, un’emergenza benzina da risolvere alla svelta, altrimenti, lo stop arriverà nel 2026, senza dover aspettare nove anni.