Batteria da 500mila chilometri: ormai è realtà, il colosso europeo sta per distruggere il mercato

Le batterie sono diventate le vere protagoniste del mercato attuale dell’auto. Per gli amanti delle EV c’è una novità che potrebbe stravolgere tutto.

I major dell’industria dell’Automotive 2.0 hanno compreso che la tecnologia che sostiene la spinta delle EV non è sufficiente a trainare un mercato in crisi. Si continuano a vendere ancora tantissime vetture termiche e, almeno alle nostre latitudini, manca ancora una rete infrastrutturale in grado di rispondere al reale fabbisogno della società.

Batteria da 500mila chilometri
Novità batterie elettriche – flopgear.it

Anche per questione di mentalità in pochi sono disposti a cambiare approccio. Le vetture elettriche sono care e hanno una svalutazione impressionante sul mercato dell’usato. I tempi di attesa per le ricariche sono ancora insostenibili, salvo colonnine veloce in un box privato, e l’autonomia non è ancora eccellente, eccezioni a parte. Di conseguenza gli adulti che hanno guidato per una vita potenti vetture elettriche non hanno alcuna voglia di cambiare stile di guida e rinunciare ad un bel sound.

I giovani, invece, oggi fanno fatica anche ad acquistare una city car usata figurarsi una costosissima auto elettrica. Probabilmente le cose andranno a migliorare per le nuove generazioni. Oggi siamo figli della tecnologia e di un mondo che viaggia su presupposti diversi. Probabilmente si arriverà all’annullamento totale della proprietà privata dei mezzi. Si passerà ad uno sharing solo quando necessario. L’idea stessa di auto sta cambiando, lasciando immaginare soluzioni impensabili sino a qualche anno fa. Le vetture elettriche stanno diventando un bene di lusso.

Si arriverà al punto che le auto saranno considerate poco più di banali mezzi per muoversi in modo agile in città. Si pagherà un servizio perché i costi sono destinati ad aumentare. Si stanno facendo clamorosi passi indietro e persino grandi player del mercato hanno capito che la crisi incombe. La Volkswagen è nata sotto la spinta di Adolf Hitler che voleva che le auto diventassero per tutti.

“Dobbiamo togliere all’automobile il carattere di privilegio e il valore di spartiacque che ha assunto tra le fasce sociali!”, annunciò Adolf Hitler in un suo noto discorso alla folla. Pare chiaro che con le decisioni attuali prese in sede europea si stanno facendo clamorosi passi indietro. C’è bisogno di una rivoluzione totale che riavvicini la clientela alle auto elettriche. Queste ultime, però, dovranno garantire un netto passo in avanti in termini di tecnologia. Ad oggi il sentiment è che si tratti solo di una spesa molto ingente e che abbia ancora troppi limiti. Per questo motivo proprio il marchio di Wolfsburg si è prefissato l’obiettivo di produrre una batteria rivoluzionaria.

Auto elettriche, novità all’orizzonte

La Volkswagen ci ha sempre abituato ad auto sensazionali e idee futuristiche. Hanno fatto da apripista e, forse, circa la tecnologia alla spina hanno anticipato troppo i tempi. La gamma estesa delle ID non ha dato gli esiti sperati in termini di fatturato. Nei piani della VW la ID3 sarebbe dovuta diventare la vettura di punta del listino elettrico, avendo un impatto simile alla Golf. Nulla di più sbagliato e i fatti hanno dimostrato che, salvo ecobonus, persino il mercato tedesco si è arrestato. Non basta nemmeno più l’immagine green del campionato di Formula E a trainare un settore in crisi.  

Auto elettriche, novità all’orizzonte
Nuovi concept VW – flopgear.it

In piena crisi gli ingegneri a Wolfsburg si stanno scervellando per trovare una soluzione. Le EV per funzionare hanno bisogno di una o più batterie che, ricaricate presso delle colonnine specifiche, possono garantire una certa autonomia. C’è, però, bisogno, di una più ampia autonomia e così gli specialisti della VW avrebbero elaborato una batteria a stato solido di QuantumScape, testata in laboratori tedeschi da PowerCo, che potrebbe far percorrere 500mila km a una EV, perdendo alla fine di tutta questa strada solo il 5% delle proprie capacità iniziali. Potrebbe essere pronta al debutto sul mercato se perde il 20% dopo 700 cicli. C’è ottimismo in Frank Blome, a capo di PowerCo, che si è detto convinto della validità del progetto.

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