Autostrade, il Governo è pronto ad una rivoluzione sui pedaggi: ecco cosa potrebbe accadere ben presto, piano pronto
Il pedaggio delle Autostrade è una delle fonti più redditizie di entrate dello Stato. Il Governo incassa solo una fetta di quanto versano gli automobilisti italiani, considerato come gran parte della rete sia gestita dalla società “Autostrade per l’Italia”.
I pedaggi dipendono dalle singole autostrade: quelle “montane” hanno un prezzo maggiore perché più ricche di aviadotti e gallerie che necessitano di maggiori manutenzioni. L’importo è infatti dettato anche dalla gestione del singolo tratto in questione.
E così vi sono disparità anche importanti al momento tra le singole autostrade. Presto, però, potrebbe cambiar tutto. Il Governo, come spiega Il Sole 24 Ore, è infatti al lavoro per mandare in soffitta definitivamente la giungla delle tariffe austostradali. L’Esecutivo ha dato il via libera alla nascita di Autostrade dello Stato per un lavoro a più ampio raggio sul riassetto delle concessioni autostradali.
Un allegato del Def svela come il ministero delle Infrastrutture sia al lavoro su una riforma in grado di garantire una perequazione economica equa all’interno della rete autostradale consentendo gli investimenti necessari per riportare in tempi certi la piena efficienza funzionale. Nel documento si legge anche come il tutto nel pieno rispetto dell’apertura della concorrenza e del mercato.
Autostrade, la decisione del Governo sui pedaggi
L’obiettivo è quindi la tariffa unica nazionale con tanto di omogeneità dei pedaggi autostradali. Edoardo Rixi, il viceministro del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si era già espresso in tal senso, svelando le intenzioni del Governo.
“L’idea è una tariffa unica nazionale – le sue parole a Il Secolo XIX – per avere per gli utenti pedaggi chilometrici uguali allo scopo di ottimizzare sulle arterie italiane i flussi di traffico“. Il Governo, però, è pronto anche a tutelare gli automobilisti dai disservizi della rete, dal traffico ai cantieri fino al livello di incidentalità. Come? Introducendo il meccanismo di costi mediani.
I gestori, invece, sembrano mostrare più di qualche dubbio: secondo loro, infatti, sull’operazione vi sono dei dubbi in quanto loro sostengono come le diverse tariffe siano state fatte proprio per la diversità delle risorse necessarie per il mantenimento delle infrastrutture.
Il Governo, comunque, lavora ad ampio raggio ed in più direzioni su questo fronte: la società Autostrade dello Stato può avere un ruolo chiave e centrale con un preludio alla statalizzazione futura delle autostrade italiane. Sono diversi anche i nodi da sciogliere, a partire dal riassetto delle concessioni fino allo scioglimento delle risorse passando per gli investimenti per la rete.