Gli utenti dell’autostrada sono avvisati. D’ora in avanti chi si fermerà per una sosta all’Autogrill troverà una brutta sorpresa.
Con l’arrivo dell’estate, si sa, il flusso di veicoli sulle autostrade italiane cresce in maniera esponenziale, e con esso la quantità di persone che che durante il viaggio compie la canonica sosta in Autogrill. Un po’ tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo fermati in questi punti di ristoro, per spezzare il percorso e riprendere fiato dopo tanto tempo in abitacolo. Ebbene, in coincidenza, con le partenze verso i luoghi di villeggiatura, l’ente gestore della nota catena ha deciso di prendere un provvedimento importante.
Prima di illustrare quale, diciamo che, come sempre, non bisogna farsi prendere nel panico perché esiste un’alternativa. In caso si avverta il bisogno di prendersi qualche momento per sé durante il viaggio, oggi sono sempre più numerosi i locali che offrono cucina tipica del posto o semplici bistrot, collocati appena fuori dall’uscita del casello. In questa maniera l’automobilista non è costretto a fare tanti chilometri extra e non appena ha finito può reimmettersi in pochi minuti sul tragitto lasciato. E’ evidente, però, che l’Autogrill continui a rappresentare l’alternativa più diffusa tra gli automobilisti e che per questo in molti vedano con una certa preoccupazione le recenti notizie.
Batosta per i clienti di Autogrill, cosa sta per succedere
Ma torniamo al nocciolo della questione, ovvero la novità proposta. Purtroppo per gli utenti non si tratta di nulla di positivo, ma di un evidente rincaro. Se già bere qualcosa o mangiare un boccone, prevede un esborso fino al 50% in più in autostrada, da qui in avanti i prezzi saranno ancora più elevati. Tutta colpa dell’aumento dei costi di gestione, che comprendono numerose voci che vanno dall’affitto, ai servizi offerti, per finire agli stipendi del personale impiegato.
Per adesso, stando ad un’indagine di Altroconsumo, un panino costa in media 7,20 euro, contro i consueti 4,20 euro, un caffè circa 1,35 euro, ovvero il 14% in più di un bar, si sale al 26% in più per una brioche venduta a 1,72 euro; chi desidera un gelato deve tirare fuori 3 euro, mentre per una bibita gassata da un litro ci vogliono 8 euro e per un pacchetto di patatine fino a 4 euro. Si tratta dell’ennesima mazzata per gli automobilisti italiani, che tra pedaggio e carburante si trovano già ad affrontare spese piuttosto elevate per il loro viaggio.