L’Ungheria si getta nel mercato della auto con un proprio modello che promette di farsi più che valere a livello internazionale: ecco di cosa si tratta.
La decisione è ufficiale, ed è destinata ad avere una portata decisamente rilevante per il mercato dell’auto dei prossimi anni, a livello europeo e non solo. Ad annunciarlo, a scanso di equivoci, è stato addirittura Viktor Orban, il discusso Presidente dell’Ungheria, che ha usato anche parole piuttosto altisonanti. “Il futuro dell’industria automobilistica è scritto in Ungheria” ha detto Orban, lasciando intendere abbastanza bene l’importanza della decisione presa.
Le auto dell’Est Europa sono state, ai tempi della cortina di ferro, abbastanza rinomate anche in Italia, se non a livello estetico almeno per prezzo e prestazioni. La rumena Dacia e la cecoslovacca Skoda sono due marchi noti ancora oggi che il mondo comunista non esiste più, anche se le due aziende hanno cambiato proprietà. Il paese magiaro, invece, non ha mai avuto una particolare tradizione nel settore dei motori, ma adesso le cose in qualche modo potrebbero cambiare.
Le ambizioni di Orban sono note da tempo, e il suo progetto politico ha messo in luce in questi anni come il governo sia pronto a sostenere attivamente il settore industriale. In questo caso, però, non stiamo parlando di una casa automobilistica prettamente ungherese, bensì un’importante azienda straniera che ha scelto il paese magiaro per costruire una fabbrica. E non una qualsiasi: si tratterà infatti del suo primo stabilimento in Europa.
L’annuncio del Presidente ungherese fatto sul social network X riguarda i lavori già avviati a Szeged, nel sud del paese, per la nuova fabbrica di Byd Auto. L’azienda creata nel 2003 a Shenzhen dall’imprenditore Wang Chuanfu è da anni in rapida espansione, e si è affermata come il principale produttore di auto elettriche cinesi al mondo. Il governo ungherese ha parlato di un investimento multimiliardario da parte di Byd, che porterà migliaia di posti di lavoro nel paese.
Ma al di là di questo, la decisione di aprire una fabbrica in Europa testimonia come oggi il colosso asiatico stia affermandosi come una potenza globale nel settore dell’auto. Va anche aggiunto che da ormai una decina d’anni i rapporti commerciali tra Ungheria e Cina si sono fatti sempre più stretti. Il paese magiaro può essere considerato oggi il principale partner economico europeo di Pechina, e l’approdo di Byd a Szeged non fa che confermarlo.
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