Tutto quello che c’è di vero riguardo al problema freddo per le auto elettriche, che potrebbero soffrire certi tipi di temperature.
Il mercato delle auto elettriche sta cercando di ottenere un’espansione a livello mondiale, visto che c’è chi spinge fortemente verso una transizione ecologica che porti all’abbandono dei motori a combustione interna. Ma vi sono ancora tanti dubbi e criticità riguardo a queste vetture più sostenibili.
Ad esempio in Europa, in molti paesi, il mercato dell’elettrico non sta prendendo piede soprattutto per via dei costi elevati delle auto di ultima generazione, la difficoltà (ed i prezzi anche qui alti) sulla manutenzione e lo scarso numero di colonnine di ricarica sul territorio.
Inoltre c’è anche un altro mito sulle auto elettriche che le rende poco appetibili, soprattutto in certe latitudini. Ovvero la scarsa convivenza con i climi più freddi e rigidi. Infatti si dice che i motori elettrici o ibridi vadano più facilmente in panne e consumino più energia quando sono a contatto con basse temperature.
A smentire questo problema considerato atavico e disturbante per le auto elettriche, c’ha pensato uno studio in arrivo dalla Norvegia, uno dei paesi più freddi a livello climatico in Europa. La società di assistenza stradale Viking ha riportato che solo il 13% delle richieste di assistenza riguardano auto elettriche, mentre l’87% proviene da auto con motore a combustione.
Il periodo di riferimento riguarda le recenti ondate di freddo artico in Norvegia, con ben 34.000 richieste di assistenza ad inizio 2024. Ma i dati parlano di maggiore affidabilità da parte delle auto elettriche, le quali nei paesi scandinavi sono già molto usate ed apprezzate. Oltre a smentire le dicerie sulle difficoltà con i climi rigidi, la crescente adozione di veicoli elettrici farebbe risparmiare sulle richieste di assistenza stradale.
I dati sembrano confermare che le auto elettriche superano significativamente le auto a combustione in affidabilità in condizioni di freddo estremo. In Norvegia, con una quota di auto elettriche così elevata, questi risultati sono particolarmente rilevanti. La crescente adozione di veicoli elettrici, dunque, potrebbe portare a un minor numero di richieste di emergenza dovute al freddo estremo.
Ovviamente in questa ricerca bisogna valutare anche l’età e i tempi di immatricolazione delle auto: paragonare una elettrica nuova con una termica ormai datata non sembra un raffronto corretto. Tutto fa comunque presagire che il falso mito sui problemi legati al freddo sia da smentire. Ma resta il dato legato alla riduzione dell’autonomia della batteria elettrica a basse temperature.
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