Il mercato delle auto è inevitabilmente condizionato dall’avvento su larga scala delle Auto elettriche. C’è chi dice no ad una deriva che conviene solo ad alcuni nuovi brand
Il prezzo delle auto, comprese quelle termiche, è aumentato a dismisura negli ultimi 20 anni. La crisi dei materiali e il lancio di moderne tecnologie per accrescere aiuti alla guida, infotainment e sicurezza hanno contribuito al clamoroso rialzo. Una Fiat Panda gen 2 che costava base 7500 euro nel 2004, oggi costa il doppio. Le vetture elettriche, a maggior ragione, hanno prezzi proibitivi per la fascia media.
Vi basterà scorrere il listino di una Smart Fortwo o una Nuova 500 elettriche per comprendere che la situazione è completamente sfuggita di mano. Di questo passo le auto, persino le utilitarie, diventeranno un lusso per pochissimi. Sarebbe un enorme passo indietro per il mondo. I grossi costruttori storici sono quelli più esposti e il cambio di visione non è agevole, soprattutto se si è stati una icona nel settore delle Auto “tradizionali”.
Inoltre, la trasformazione dell’industria determinerà anche un pesante impatto sul mondo del lavoro. Il centro dell’economia si sposterà sempre più verso la Cina. In Giappone c’è chi non ci sta a questa escalation e ha deciso di prendere una posizione forte e di rottura riguardo l’andamento attuale del mercato.
Basta raccontarsi favolette sull’eventuale calo dei prezzi di acquisto delle Auto elettriche. In casa Toyota hanno parlato chiaro e ritengono impossibile il lancio, con le attuali tecnologie, di una city car low cost.
In una intervista riportata su Autocar, il capo dello sviluppo prodotto del marchio, Andrea Carlucci, presidente e a.d. di Toyota Italia, ha annunciato che è necessario un “cambiamento sostanziale nel costo delle batterie” prima che possa esserci una vettura elettrica di piccole dimensioni ad un prezzo totalmente accessibile.
“Non possiamo raggiungere quel livello in questa fase – ha annunciato Carlucci – Non ho affermato che non abbiamo bisogno di un’offerta in quel segmento, sto solo osservando come è il mercato oggi“. Nella sostanza una utilitaria dovrebbe essere alla portata di tutti, mentre se escono sul mercato a cifre superiori ai 20mila euro c’è un serio problema. I componenti, inoltre, non sono destinati a crollare di valore, rendendo improbabile un cambio di rotta.
Per questo motivo in Giappone non hanno alcuna intenzione di unirsi a questo trend, presentando una city car elettrica low cost “a meno che qualcosa non cambi radicalmente sul mercato”. L’EV più economica di casa Toyota sarà l’Urban che dovrebbe partire da circa 37mila euro.
In Europa modelli come la Yaris, con motori termici, continuano a spopolare, mentre i super SUV come quello che vedete in alto vanno molto forti sul mercato americano. Per ora un passaggio ad una gamma totalmente elettrificata, in casa Toyota, è fuori discussione. La compresenza delle due tecnologie proseguirà ancora a lungo. Del resto, i dati sono emblematici. In Italia, e non solo, c’è ancora un’ampia predilezione per i modelli a benzina o diesel con quest’ultimo ben radicato specie sul mercato dell’usato.
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