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Auto elettriche, l’attacco di Bruxelles ai costruttori: “Non fanno abbastanza”

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Thierry Breton, commissario europeo al Mercato interno, ha sollevato preoccupazioni sull’industria automobilistica europea e la sua transizione verso i veicoli elettrici.

In un’intervista con l’Handelsblatt e durante incontri con rappresentanti del settore, ha descritto una situazione critica, attribuendo responsabilità ai costruttori automobilistici per non aver saputo promuovere adeguatamente i vantaggi della mobilità elettrica.

Cosa accade alle auto elettriche?
Auto elettriche, arriva la risposta (FlopGear.it)

L’allarme di Breton è scaturito in particolare dagli annunci di chiusure di impianti da parte di colossi come Volkswagen. Ha sottolineato l’importanza di preservare l’esperienza europea nel settore automobilistico per mantenere la sua competitività.

Tuttavia, ha evidenziato come l’industria sia in svantaggio rispetto ai concorrenti cinesi a causa della difficoltà nel convincere i consumatori dei benefici della mobilità elettrica e nell’affrontare l'”ansia da autonomia”.

La transizione elettrica al 2035

Il Green Deal europeo mira a una completa transizione verso i veicoli elettrici entro il 2035 per ridurre le emissioni nocive. Nonostante ciò, secondo Breton, l’industria automobilistica è “in ritardo” rispetto agli obiettivi fissati dal Green Deal.

Attacco ai costruttori Bruxelles
Bruxelles attacca i costruttori (FlopGear.it)

Nonostante le sfide nella transizione verso il settore automobilistico più sostenibile evidenziate da Breton, non emergono autocritiche significative dalle istituzioni dell’Unione Europea riguardo alla decisione del phase-out dei motori a combustione interna senza considerare adeguatamente le sfide pratiche legate alla realizzazione effettiva della transizione.

La posizione espressa da Thierry Breton pone interrogativi sul futuro dell’industria automobilistica in Europa, enfatizzando la necessità di passare a forme più sostenibili di trasporto per affrontare le sfide climatiche globali. L’avvertimento lanciatoci mette in evidenza la complessità della situazione attuale: una corsa contro il tempo per adattarsi alle nuove normative ambientali mantenendo competitività sul mercato globale.

La critica costruttiva rivolta ai costruttori enfatizza la necessità di accelerare nello sviluppo tecnologico ma anche nella comunicazione dei benefici tangibili della mobilità sostenibile ai consumatori. Questo approccio è fondamentale per raggiungere gli obiettivi ambiziosiT previsti dal Green Deal Europeo entro il 2035.

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