L’Italia compie un clamoroso passo indietro rispetto alle vetture di ultima generazione: cosa sta succedendo ora con l’elettrico.
Ci si è domandati a più riprese, se oggi improvvisamente in Italia passassero tutti all’elettrico come le cose cambierebbero nelle strade del Paese. Vista la carenza di infrastrutture adeguante ancora oggi non presenti su tutto il territorio, è facile immaginare file chilometriche e paralisi del traffico in tantissime zone dell’Italia per l’incolonnamento che precederebbe le colonnine per la ricarica.
Non è certo proprio l’Italia il Paese più sviluppato per quanto riguarda quella che nel mondo dei motori ormai non rappresenta neanche più una novità: le auto elettriche, appunto. Se questa speciale innovazione non solo ci farà risparmiare un bel po’ per quanto riguarda il carburante della nostra auto ma sarà di impatto anche su tutto l’ambiente grazie alle zero emissioni, è vero però che per prendere il totale controllo delle strade su scala globale ci sarà bisogno ancora di tempo. Bisognerà infatti completare tutta l’urbanizzazione delle strutture adatte a ricevere il cambiamento.
Scoprire che proprio chi rappresenta i cittadini italiani oggi è ancora contro l’elettrico nonostante siamo ormai nel 2024, non fa quasi notizia. Proprio così, all’interno della classe politica c’è stato chi ha attaccato il passaggio alle vetture a corrente, spiegando ovviamente i motivi della propria scelta di discussione. Parliamo del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Vista la carica, non poteva che essere lui a prender parola per toccare due argomenti ancora molto caldi, vetture elettriche appunto e Ponte sullo stretto. Il politico milanese ha espresso così la sua opinione a proposito delle macchine non a combustione: “In Europa già stiamo fermando diverse cose demenziali, un esempio su tutti riguarda le auto, che tutti utilizzano per andare a scuola e a lavorare. Noi abbiamo fatto una battaglia e l’abbiamo già parzialmente vinta, ora la dobbiamo chiudere“. Dichiarazioni che Salvini ha rilasciato durante il programma tv, Agorà.
Ma di cosa parla nello specifico, Salvini? Ecco quale sarebbe la battaglia messa in atto dal Governo: “Mettere fuori legge e impedire di comprare e di vendere le vetture a benzina e diesel dal 2035, che è domani mattina, è una follia e un’idiozia che non aiuta l’ambiente“, ha spiegato ancora il Senatore. Secondo il suo punto di vista, arrivare così presto all’elettrico significherebbe consegnarsi al mercato cinese. A quel punto, intere aziende italiane chiuderebbero e la disoccupazione nel Paese diverrebbe ancor più forte. Per alcuni politici quindi, l’Italia non sarebbe ancora in grado di completare questo passaggio.
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