Arriva una svolta nel mondo delle auto elettriche che permetterà di abbassare notevolmente i prezzi in futuro: una scoperta sensazionale
Proprio dall’Europa arriva una notizia che può cambiare completamente le carte in tavola in tema di costruzione e vendita di veicoli a batteria. Quello che finora è sempre stato un problema, ovvero il costo della realizzazione degli EV, ora può diventare un punto di forza.
Che cosa ha frenato fino a questo momento la diffusione massiccia delle auto elettriche in Europa (in particolar modo in Italia)? Sicuramente i temi da trattare in tale discorso sono sostanzialmente due: i costi e le ricariche. L’autonomia rappresenta un grosso spauracchio, così come la diffusione delle colonnine di ricarica, sebbene sia aumentata di gran lunga la presenza sulle arterie urbane ed extraurbane. Allo stesso modo gli automobilisti ci pensano due volte prima di investire una cifra considerevole per l’acquisto di un EV. D’altronde nonostante sconti, agevolazioni e incentivi, siamo ancora ben al di sopra rispetto al corrispettivo termico.
Le vetture a batteria costano care per i materiali che vengono impiegati per la realizzazione dei motori. Avrete sicuramente sentito parlare di terre rare, ma cosa sono nello specifico e perché sono così preziose?
Le terre rare, ovvero le REE, acronimo di Rare Earth Metals, sono un gruppo di 17 elementi facenti parte della famiglia dei metalli. Questi sono suddivisi a loro volta in base al peso atomico in: Terre Rare Leggere (LREE), Terre Rare Medie (MREE) e Terre Rare Pesanti (HREE). Andando nello specifico degli elementi chimici abbiamo: Scandio, Ittrio e i 15 lantanoidi ovvero, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Promezio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio e Lutezio.
La corsa alle terre rare è diventata sempre più importante a livello internazionale, visto che sono alla base della costruzione delle batterie, sia per i veicoli elettrici che ad esempio per gli smartphone. Ora la grande svolta per l’Europa arriva dalla scoperta in Norvegia di un vulcano che contiene al suo interno un grandissimo giacimento di questi metalli. Una grandissima notizia che può creare una spinta importante per tutto il Vecchio Continente.
La Rare Earths Norway (REN), ha diffuso la notizia della scoperta nel complesso di carbonatite di Fen, situato nella contea di Telemark, a sud-ovest di Oslo. Nell’area ci sarebbero ben 8,8 megatonnellate di ossidi di terre rare, tra cui 1,5 potrebbero essere utilizzate per la produzione di magneti, essenziali per auto elettriche.
Gli scavi della REN proseguiranno anche nei prossimi mesi e è in programma la realizzazione di un impianto pilota per iniziare le estrazioni. Le riserve del vulcano dovrebbero estendersi fino ad una profondità di 468 metri sotto il livello del mare. Un enorme giacimento che può rappresentare un passo avanti fondamentale per la produzione elettrica in Europa.
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