Problemi per i proprietari di auto elettriche, altro che risparmio. E’ scoppiato l’allarme, le proteste degli automobilisti
I rincari continui di benzina e diesel stanno mettendo davvero in ginocchio gli automobilisti italiani. Da qualche mese, infatti, il prezzo dei carburanti è tornato a crescere e l’impressione è che anche nel prossimo futuro assisteremo a nuove impennate. Ecco perché più di qualcuno comincia a fare un pensierino sull’auto elettrica: la speranza è che i prezzi di queste vetture possano abbassarsi, così da rendere più agevole l’acquisto.
Ma non è solo il prezzo dell’auto a preoccupare. Stando agli ultimi dati, infatti, pare che anche la ricarica dell’auto elettrica stia diventando sempre più cara. L’analisi effettuata da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, mette in evidenza come i costi per la ricarica delle auto elettriche abbiano subito un forte incremento nell’ultimo periodo.
Partendo da BeCharge di Plenitude – che può contare su oltre 20.000 colonnine di ricarica pubblica sul territorio italiano – si nota subito come il costo al consumo sia passato da 0,60 euro/kWh per la ricarica Quick (fino a 22 kW) dei primi mesi del 2023 ai 0,65 euro/kWh di oggi. L’aumento registrato è quindi dell’8,3%. Ma c’è anche un’altra brutta notizia. Da novembre 2023, infatti, non si può più sottoscrivere l’abbonamento mensile: BeCharge ha infatti cancellato questa offerta conveniente e lo stesso hanno fatto anche altre società.
Dramma auto elettriche: la ricarica costa sempre di più
Basti pensare a Enel X Way, che consentiva di ricaricare fino a 70 kWh con l’abbonamento Small a 25 euro: ora non si può più fare. Al suo posto è stato infatti introdotto l’abbonamento City: bisogna sborsare 49 euro per una ricarica a 80 kWh. Il rincaro, in questo caso, sfiora il 70%, tenendo conto del costo al kWh. I possessori di auto elettrica si affidavano soprattutto a A2A, ma ora anche questa tariffa non è affatto conveniente.
Il prezzo è passato da 0,56 euro/kWh a 0,65 euro/kWh (aumento del 16%, ndr). Ovviamente non potevano mancare i rincari anche per gli abbonamenti. Quello Small cresce dell’8,7% (da 23 a 25 euro), mentre quello Medium subisce un incremento dell’11,7% (da 51 a 57 euro). L’abbonamento Large aumenta da 92 a 106 euro, mentre quello Extra Large sparisce completamente (con 122 euro permetteva ricariche fino a 320 kWh al mese).
Le uniche note positive arrivano dalle società straniere che operano in Italia. Stando all’analisi di Federcarrozzieri, infatti, Ionity non ha aumentato la tariffa a consumo (si resta a 0,79 euro/kWh) e ha abbassato il prezzo dell’abbonamento Ionity Passport del 50% (da 11,99 a 5,99 euro). Anche Tesla ha abbassato i costi delle ricariche: per tutte le auto la riduzione è del 7%, mentre si registra una discesa del 2% per gli abbonamenti e per le auto del brand fondato da Elon Musk.