L’auto elettrica fa molto discutere al giorno d’oggi, ed ora vi parleremo di costi elevati ai quali non avete ancora pensato.
Il mondo delle quattro ruote è alla costante ricerca di una soluzione per rendere la mobilità sempre più sostenibile, ma occorre rendersi conto che questo processo non può essere ultimato in pochi anni. L’auto elettrica è vista come la soluzione più ovvia, ma per il momento, i risultati sono stati negativi, come conferma la misera quota di mercato del 2,9% raggiunta in Italia in questo inizio di 2024.
Pensate che lo scorso anno si era chiuso con un già bassissimo 4%, ma ora le cose sono peggiorate, anche per via della fine degli incentivi statali. In sostanza, l’auto elettrica viene scelta da pochissime persone, che hanno un buon capitale da spendere visti quelli che sono i suoi costi. Andiamo a dare un’occhiata anche alle altre spese alle quali le BEV sono sottoposte, ed ai danni notevoli che possono causare in varie situazioni.
Sul sito web “Laverità.it“, sono stati elencati alcuni dei grandi problemi che attanagliano l’auto elettrica, una tecnologia che di certo non è stata apprezzata da tutti. Partendo dal più banale, il costo viene considerato quasi inaccessibile, e se è vero che da alcuni la manutenzione di questi veicoli è considerata meno costosa rispetto a termici ed ibridi, dobbiamo considerare anche altri fattori che possono fare la differenza in negativo.
Prima di tutto, viene sottolineato come il grande peso del comparto batterie e del powertrain, ovvero del motore elettrico, è in grado di causare una maggiore usura dell’asfalto. Lo stesso problema riguarda le gomme dell’auto elettrica stessa, che in media percorrono molte migliaia di chilometri in meno rispetto a quelle montate sui veicoli a combustione interna. Ad oggi, un set di gomme costa svariate centinaia di euro, ed è quindi un grave problema da risolvere, sviluppando pneumatici specifici che possano resistere ad un peso così elevato.
C’è anche un altro aspetto da valutare che è collegato con il peso del motore e delle batterie. Infatti, questi elementi potrebbero mettere a rischio la resistenza di ponti e parcheggi, tant’è che in Inghilterra sono state emesse delle limitazioni all’accesso delle BEV nei parcheggi multipiano, dopo un crollo avvenuto qualche tempo fa. Tornando all’auto in generale, c’è da calcolare che il caldo estremo porta le performance delle vetture a calare, ed inoltre, le colonnine di ricarica possono risultare danneggiate dalle alte temperature. Con il freddo, invece, l’autonomia diminuisce ed il motore può finire per bloccarsi.
Ci sarebbero poi anche altri pericoli, come quello relativo agli incendi, che sulle BEV è molto più elevato per via della batteria, e non mancano i casi di fiamme su questo tipo di auto. Ci sono spesso guasti al sistema di illuminazione, senza dimenticare che si possono bloccare del tutto se restano a lungo in stand by. In sostanza, questa tecnologia è ancora tutta da mettere alla prova, e gli aspetti da migliorare sono fin troppi.
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