Secondo alcune esperienze dirette, vi sono almeno 5 ragioni per cui una persona dovrebbe diffidare dei motori termici. L’evoluzione ci ha portato a preferire le auto elettriche
Per quanto in ogni questione che la vita ci ponga di fronte vi siano dei pro e dei contro, ognuno ha la sua preferenza in merito ai temi da affrontare. Sul web, quindi, si potranno trovare una miriade di commenti effettuati dagli utenti che si pongono a difesa dei propri ideali e, quindi, anche delle proprie preferenze. Sul tema riguardante il mondo dei motori, poi, negli ultimi anni si è accesa una diatriba molto veemente sulle categorie relative a quelli elettrici e agli altri termici.
Si parte sin dalla creazione di essi in fabbrica e dagli elementi che li compongono, visti in ambo i casi come inquinanti. Su ciò vi è chi si affida di più a tutto il ciclo di vita di un’auto elettrica, visto che rilascia meno emissioni in confronto a una endotermica, del 55% circa (Ansa.it). Tale tema è quello che ha portato diversi Paesi del globo a preferire la prima di esse, così da poterne produrre delle unità adeguate a un mercato di massa (il quale andrebbe a sostituire, tramite una svolta ecologica, la seconda).
Una preferenza strategica e fondamentale per le sorti del pianeta, minacciato da eventi atmosferici estremi derivanti dai cambiamenti climatici, e di ogni singola persona, insidiata dallo smog e dalle malattie respiratorie che esso comporta. Ben 7 milioni di soggetti ogni anno perdono la vita per l’inquinamento atmosferico (Openpolis.it), dato da non sottovalutare assolutamente. Solo queste motivazioni potrebbero portare ogni cittadino cosciente a preferire le auto elettriche, ma vi sono almeno altre 5 ragioni che potrebbero mettere in ginocchio il settore endotermico.
Le auto elettriche vincono a mani basse
Anche se le suddette motivazioni di interesse internazionale siano determinati per il salvataggio della vita di svariate persone, ancora ci sono dei soggetti che diffidano dal mondo delle auto elettriche.
L’ultima notizia riguardante i veicoli della Tesla bloccati a Chicago per il gelo ha dato a questi soggetti un pretesto in più per poter avanzare le loro idee, ma dati alla mano non dovrebbero avere ragione; vediamo il perché:
- durante l’inverno, è meglio sapersi organizzare con le auto elettriche, perché col freddo le batterie sono, ovviamente, meno efficaci (ma non fuori uso). La carica è più lenta, l’autonomia risulta ridotta e le prestazioni calano del 20%, ma un’organizzazione idonea aiuterebbe molto a usarle senza troppi problemi;
- superati i 115 km/h, le batterie consumano molto di più, quindi il guidatore opta per una guida più rilassata e, certamente, molto più sicura;
- i costi potrebbero essere molto più adeguati, dato che con una ricarica domestica da 4 euro si possono raggiungere fino a 100 km;
- l’autonomia è idonea a chiunque, dato che i tragitti medi degli italiani si aggirano intorno ai 43 km giornalieri. Inoltre, le colonnine sono molto presenti in città, giacché ogni comune le ha piazzate rifacendosi al rapporto riguardante il parco elettrico in circolazione (Today.it);
- infine, ma non meno determinante, non sarà più necessario recarsi al distributore e, soprattutto, andare ad alimentare un settore visto come aggressivo da molti, specie sul tema dei lavoratori (spesso licenziati in massa, vedi la Maserati in Italia) e su quello riguardante l’inquinamento.