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La A35 BreBeMi, conosciuta per essere l’autostrada più cara d’Italia, ha visto un ulteriore incremento dei costi di pedaggio, consolidando la sua fama.
Questa infrastruttura stradale, che collega Brescia a Milano passando per Bergamo e nota come A35, è diventata ancora più onerosa a seguito dell’introduzione del nuovo pedaggio.
L’aumento non è stato accolto positivamente dai cittadini, soprattutto considerando che si tratta del secondo rincaro in meno di un anno. La A35 si estende per 62,1 km dal casello di Chiari, a est di Brescia, fino al casello di Liscate a est di Milano. Inaugurata nel 2014 dopo cinque anni di lavori, questa autostrada ha lo scopo primario di decongestionare il traffico nell’area milanese e migliorare la connessione tra il capoluogo lombardo e le altre zone della regione.
Nonostante i suoi benefici in termini di fluidità del traffico e riduzione dei tempi di viaggio su uno dei tratti più congestionati d’Italia, la A35 è balzata agli onori della cronaca principalmente per i suoi rincari: due aumenti significativi in meno di nove mesi hanno sollevato non poche polemiche.
Il primo aumento del pedaggio nel 2024 è stato del +2,3%, ma è stato l’aumento dell’8 agosto a destare maggiore preoccupazione tra gli utenti: un incremento del 12,11% che porta il costo medio a 22 centesimi per chilometro. Questa cifra rappresenta una spesa considerevole per gli automobilisti italiani e pone la A35 al vertice delle autostrade più care nel panorama nazionale.
La società gestrice della A35 ha fornito spiegazioni riguardanti i motivi degli aumenti. Tali rincari erano stati previsti già negli anni precedenti (2022 e 2023) ma erano stati bloccati da interventi politici volti a sostenere il Piano Economico e Finanziario nazionale. La decisione del Tar del Lazio ha tuttavia permesso alla società gestrice dell’autostrada di procedere con gli aumenti precedentemente bloccati.
Nonostante l’onerosità dei pedaggi sulla A35 BreBeMi sia motivo di lamentela tra gli utenti della strada, va notato che il traffico su questo tratto autostradale continua a essere particolarmente attivo. Lo scorso anno si è registrato un incremento del traffico pari al 13%, mentre quest’anno – anche dopo il primo aumento – si è osservato un ulteriore aumento del 5%. Ciò dimostra come la necessità o la preferenza degli automobilisti per questa infrastruttura rimanga elevata nonostante i costosi pedaggi.
Il fenomeno degli aumenti dei pedaggi non riguarda esclusivamente la A35, ma coinvolge diverse infrastrutture stradali italiane. Tra le principali autostrade interessate da rincari ci sono le A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo con diramazione Torino-Pescara e la celebre A1 Milano-Napoli (l’autostrada del Sole), anch’esse tra le più care d’Italia ed Europa. Queste situazioni evidenziano una tendenza generale all’aumento dei costi legati alla mobilità su strada nel nostro Paese.
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