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L’Audi Q8 e-tron, il SUV elettrico di lusso prodotto nello stabilimento di Bruxelles, sta attraversando un periodo difficile. Il rischio è di chiudere.
Presentato nel 2018 come la prima vettura a batteria del marchio tedesco, conosciuto inizialmente come semplice e-tron, ha subito un aggiornamento nel 2022 cambiando nome in Q8 e-tron.
Tuttavia, nonostante gli sforzi dell’azienda, la domanda globale per questo tipo di veicoli è in forte calo. Questa situazione ha portato Audi a valutare l’opzione di anticipare la fine della produzione nella fabbrica belga. Un fattore chiave identificato nell’analisi del calo delle vendite è la concorrenza interna rappresentata dalla nuova Q6 e-tron, basata sulla piattaforma PPE specificamente progettata per l’elettrico, a differenza della più datata MLB Evo su cui si basa la Q8.
La possibile chiusura dello stabilimento belga segnerebbe un evento significativo per il Gruppo Volkswagen, proprietario dell’Audi. L’ultima volta che il gruppo ha chiuso uno stabilimento risale al 1988 con lo stop dell’impianto di Westmoreland in Pennsylvania (USA).
I costi associati alla ricerca di un nuovo utilizzo per lo stabilimento belga o alla sua chiusura potrebbero avere un impatto economico fino a 2,6 miliardi di euro. Le previsioni indicano una produzione non superiore alle 25.000 unità della Q8 e-tron (inclusa la versione Sportback) nel 2024 e soltanto 6.000 previste nel 2025; con una cessazione totale della produzione attesa entro il 2026.
Flop Audi Q8: lo stabilimento belga a rischio chiusura
Le normative belghe impongono ad Audi un processo consultivo con i rappresentanti dei lavoratori per discutere possibili alternative alla fine della produzione dello stabilimento vicino Bruxelles. La posizione geografica dello stabilimento comporta elevati costi logistici che rendono difficile trovare soluzioni alternative vantaggiose economicamente parlando. Nonostante ciò, i rappresentanti dei lavoratori esigono garanzie sul futuro dello stabilimento e dei suoi dipendenti da parte della dirigenza Audi.
Il CEO di Audi Brussels ha sottolineato che l’annuncio riguardante le intenzioni future non equivale ancora a una decisione definitiva sulla chiusura dello stabilimento. La notizia ha avuto un forte impatto emotivo sui dipendenti locali così come sulla direzione stessa; tuttavia rimane aperta la possibilità di esplorare nuove vie attraverso un dialogo trasparente e costruttivo tra tutte le parti interessate.
Lo scenario attuale evidenzia le sfide complesse affrontate dall’Audi nell’ambito della transizione verso la mobilità sostenibile; sfide che richiedono scelte difficili ma necessarie nell’ottica del rinnovamento industriale del settore automobilistico.