Il costo delle assicurazioni è diventato un problema per moltissimi italiani, ma ora c’è un modo per poter risparmiare e non poco.
L’inflazione è da tempo una delle principali preoccupazioni per gli italiani che si trovano così costretti a dover fare i conti con una vita sempre più dispendiosa. Un aspetto che ormai è sempre più costoso è la gestione delle automobili, infatti non è solo il prezzo che è cresciuto in maniera vertiginosa.
Le varie guerre che stanno dilaniando nazioni come Ucraina e Palestina hanno comportato anche delle dannose conseguenze da un punto di vista economica. Nel Mar Rosso infatti sono diversi gli attacchi alle navi mercantili occidentali, con i ribelli dello Yemen che hanno annunciato che smetteranno con queste azioni solo quando Israele terminerà i propri attacchi contro la Palestina.
Questo ha comportato anche un sensibile rallentamento nella produzione, con molti colossi automobilistici che hanno deciso di bloccare la creazione di nuove auto. Tutto ciò genera anche un sensibile aumento dei pezzi di ricambio, il che causa un aumento pe la manutenzione ordinaria e allo stesso tempo anche un evidente crescita del costo dell’assicurazione.
La motivazione è dettata dal fatto che le assicurazioni devono avere modo di poter coprire pienamente i danni meccanici delle auto, ecco dunque come un aumento dei prezzi comporti una crescita anche delle polizze. Il 2023 è stato il primo anno dal 2013 che ha comportato una crescita di questo settore da tempo al ribasso in Italia. Ora però ci sono dei metodi alternativi che danno modo di poter risparmiare e non poco sull’assicurazione.
I dati che evidenziano una crescita del costo dell‘assicurazione comporta una percentuale del 6,2% in più rispetto al mese di dicembre del 2022. Numeri che mettono sempre di più in crisi molti italiani che sono costretti a dover vivere con ansia e terrore il momento nel quale devono stipulare la polizza.
Il Governo però nel 2006, quando vi era il secondo mandato del Governo Prodi, diede vita alla Legge 248 del 4/08/2006, divenuta nota come “Decreto Bersani”. Si tratta di un accordo che permette di stipulare un contratto con l’assicurazione in base, riguardo a un nuovo veicolo appena acquistato, in base alla classe di appartenenza di un altro veicolo già acquistato.
Questo infatti permette di non dover partire da zero ogni qualvolta si mette le mani su una nuova vettura, perché una persona che ha dimostrato di essere affidabile alla guida, lo sarà anche con altre auto. Le classi vanno dall’1 alle 18 e più si sale di categoria e più sarà possibile pagare di meno, con la possibilità di crescere che dipende dal numero di incidenti che sono stati causati.
Nel caso in cui in un anno non si siano commessi sinistri, allora si scalerà di una categoria, mentre nel caso in cui si sarà commesso un incidente si decrescerà di due livelli. Questo è un progetto molto importante, soprattutto per venire incontro ai più giovani, con la possibilità di segnare l’auto a nome del padre o della madre, se questo vive sotto lo stesso tetto, e dunque usufruire di un costo ridotto dell’assicurazione.
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