Attento alla multe, con questa nuova legge approvata rischi la mazzata: cambia tutto, automobilisti in allarme.
Il Codice della strada, ormai non è una novità, è sempre più rigido e le sue norme sono sempre più stringenti e prevedono sanzioni salatissime in caso di infrazione. La sicurezza stradale, comprensibilmente, deve essere sempre messa al primo posto, e in questo senso la prudenza non è mai troppa. Le norme cambiano in continuazione, con l’obbiettivo di ridurre il più possibile il numero di incidenti stradali.
Tra le cause principali di sinistri c’è da sempre il superamento dei limiti di velocità, per questo le norme hanno messo e continuano a mettere in tal senso paletti stringenti in tal senso. Gli autovelox sono sempre più diffusi nel nostro paese, non senza proteste da parte degli automobilisti. Molti ritengono che il numero di dispositivi sia troppo elevato, altri hanno lamentato segnaletiche (obbligatorie per legge) non adeguate: le polemiche, insomma, non sono mancate.
La Corte di Cassazione ha, in un certo senso, “dato ragione” agli automobilisti: gli autovelox infatti devono essere autorizzati e omologati perché l’eventuale multa sia valida, la loro presenza e la loro funzione e affidabilità insomma deve essere giustificata. Su un altro punto, però, la stessa Corte con una sentenza ha questa volta dato torto alle lamentele dei cittadini.
I tutor rilevano la velocità media del veicolo tramite due dispositivi posizionati sullo stesso tratto stradale, un metodo che punta ad evitare le brusche frenate in prossimità del dispositivo che vengono spesso utilizzate per evitare gli autovelox. In molti casi la presenza dei tutor non è accuratamente segnalata, almeno secondo le proteste di diversi cittadini che hanno lamentato di essere stati colti di sorpresa nell’aspettarsi il controllo singolo e trovarsi invece di fronte a due rilevazioni.
La corte di Cassazione ha però stabilito con la sentenza 19377/2024 la legittimità dei “tutor invisibili”, come sono stati ben presto ribattezzati questi “dispositivi fantasma”. Per validare la multa, insomma, basta un semplice cartello che attesti la presenza del dispositivo di controllo di velocità, sia esso autovelox o tutor, e non si è tenuti a segnalare il tipo utilizzato Dopo questa nuova posizione della corte, gli automobilisti rischiano di incappare in salatissime multe. Per questo (e soprattutto per gli ovvi motivi di sicurezza) rispettare i limiti di velocità è fondamentale.
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