Quando si dice che una volta le cose venivano fatte per durare non è solo uno slogan: questo veicolo Fiat tutto italiano ha decisamente superato i limiti previsti dal produttore.
Quante volte avete sentito un parente anziano lamentarsi del fatto che gli elettrodomestici, le apparecchiature per cucinare e rassettare la casa e perfino le automobili, decenni fa venivano costruite con una maggiore attenzione alla solidità e all’affidabilità per farle durare maggiormente nel tempo? In realtà, c’è un fondo di verità a questo assunto popolare.
Il concetto di Obsolescenza Programmata, cioè che un oggetto venga lentamente reso inservibile dal tempo cosicché il consumatore debba subito comprarne un altro, esiste da tanto tempo ed è stato reso celebre nel mondo della telefonia dove esistono Smartphone incapaci di andare oltre un certo numero di aggiornamenti di sistema; altrimenti, chi comprerebbe i modelli successivi? Esatto, nessuno.
Non possiamo sapere se questo accade anche con le automobili moderne. Certo è che risulta impressionante la facilità con cui certe automobili moderne si rompono rispetto alla resistenza dimostrata da alcuni modelli davvero antichi che ci sorprendono sempre. Modelli come la vecchia ed affidabile Panda. O come quello che stiamo per vedere in azione oggi che, per inciso, è stato costruito sempre dal produttore torinese.
La fortunata saga di furgoni pesanti Fiat 682 ha avuto una lunga carriera, forse anche più lunga di quanto il costruttore italiano si sarebbe sognato di immaginare. Lo prova il fatto che in Somalia e in altre ex colonie italiane dove questi mezzi erano molto diffusi nell’immediato dopo guerra ci siano ancora tantissimi di questi veicoli in funzione. E non parliamo di modelli prodotti negli anni ottanta.
Costruito tra il 1952 ed il 1988, il Fiat 682 raggiunge la sua massima diffusione sul mercato con la variante N3 del 1962. Questo veicolo ha un propulsore da ben 11.548 centimetri cubici per 178 cavalli di potenza. Manca la versione sovralimentata, è vero, ma questo non ha influito in nessun modo sulla sua longevità, come dimostra questo incredibile video.
Questo esemplare catturato su video nel Corno d’Africa fa ancora il suo lavoro, nonostante sia stato immatricolato nel 1970, cosa che lo rende ultra-sessantenne al momento in cui vediamo queste immagini. Chissà quanti chilometri avrà percorso…e certo, quel fumo nero che esce dallo scarico farebbe impallidire Greta Thunberg, ma qui parliamo di veicoli che affrontano condizioni talmente proibitive che l’inquinamento è l’ultimo dei problemi.
Il commento di un ragazzo somalo sotto il video la dice lunga sulla riuscita che questi prodotti Fiat hanno fatto in un paese che non perdona, in quanto a condizioni climatiche e di lavoro. Infatti, sotto il video si legge: “Qui in Somalia i nostri camion preferiti sono i vecchi Fiat e Mercedes-Benz!”. Possiamo dire che la cosa non ci sorprende?
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