Se anche tu pensavi che Piaggio avesse costruito soltanto veicoli a due ruote o leggeri, ti sbagliavi di grosso.
La Piaggio è un marchio che ha segnato profondamente la storia del trasporto in Italia e nel mondo. Fondata nel 1884 a Pontedera, la Piaggio ha creato alcuni dei veicoli più iconici del XX secolo, come la famosa Vespa e l’Ape. Ma tra le sue creazioni più sorprendenti e meno conosciute c’è il Piaggio T. 111, un trattore compatto che ha sorpreso per la sua originalità e il suo design innovativo. Avete letto bene: una casa come Piaggio ha costruito un mezzo agricolo, sembra impossibile ma è tutto vero.
Negli anni ’70, in un contesto in cui il mercato dei veicoli agricoli era davvero vivo, Piaggio decise di entrare nel settore dei trattori con il T. 111. Questo trattore agricolo, prodotto in due varianti, TGA1T e TDA1T, si distinse per l’uso di un motore derivato direttamente dalla Vespa, con una potenza di circa 9,4 cavalli. Un’idea audace, considerando che il motore monocilindrico a due tempi era originariamente progettato per un veicolo a due ruote, ma che si rivelò vincente, trasformando un semplice trattore in un mezzo versatile e maneggevole.
La produzione del T. 111 avvenne in un periodo in cui i piccoli agricoltori cercavano soluzioni efficienti per gestire le proprie attività senza dover investire in trattori di grandi dimensioni e costosi. Il T. 111 rispondeva perfettamente a queste esigenze, combinando potenza e compattezza, rendendolo ideale per le piccole e medie aziende agricole.
Design e caratteristiche tecniche
Il design del T. 111 è distintivo e accattivante. Caratterizzato da una carrozzeria elegante e facilmente riconoscibile, il trattore presentava una combinazione di colori bianco e arancione che lo rendeva unico nel suo genere. La cura dei dettagli era evidente, con il logo Piaggio ben visibile su varie parti del veicolo, inclusa la “cresta” sul cofano, che richiamava l’estetica della Vespa.
Dal punto di vista tecnico, il T. 111 era dotato di una trasmissione meccanica con 4 marce in avanti e 4 in retro, con un inversore posizionato comodamente sul cruscotto. Inoltre, il trattore poteva essere equipaggiato con un riduttore epicicloidale, che permetteva di avere altrettante marce ridotte, aumentando la versatilità del mezzo e rendendolo adatto a diverse applicazioni agricole.
Sotto il cofano del T. 111, il motore da 187 centimetri cubi erogava una potenza di 9,4 cavalli a 5.000 giri/min, sufficienti per affrontare un’ampia gamma di operazioni agricole. La miscela di olio e carburante utilizzata era del 2%, con un consumo orario che variava da 1,2 a 3 litri, a seconda dell’utilizzo. Questo rendeva il T. 111 non solo potente, ma anche economico, un fattore cruciale per gli agricoltori dell’epoca.
Ampia gamma di accessori e attrezzature
Uno dei punti di forza del T. 111 era la sua capacità di adattarsi a diverse esigenze grazie a una vasta gamma di accessori e attrezzature disponibili. Piaggio offriva vari allestimenti, da trattorini tosaerba a macchine per l’agricoltura da campo aperto. Le attrezzature comprendevano aratri, fresaneve, spandiconcime, e perfino pale caricatrici, rendendo il T. 111 un mezzo polivalente, capace di affrontare qualsiasi sfida agricola.
La possibilità di installare un impianto idraulico, un miscelatore automatico e altri accessori, come pneumatici specializzati per il prato, facevano del T. 111 una scelta ideale non solo per il lavoro nei campi, ma anche per la manutenzione dei giardini e parchi. Nonostante il suo successo, il Piaggio T. 111 rimane una rarità nel panorama agricolo contemporaneo. La produzione limitata e l’assenza di una distribuzione massiccia sul mercato hanno reso questo trattore un oggetto da collezione per gli appassionati di mezzi agricoli e la storia della Piaggio. Oggi, i pochi esemplari rimasti sono molto ricercati tra i collezionisti, che apprezzano non solo il design e le prestazioni, ma anche il significato storico di questo mezzo.