Gli automobilisti sono ormai rassegnati alla notizia: l’aumento è un fatto concreto e dovranno sborsare ancora di più per la propria vettura. Tutti i dettagli.
Possedere un’auto sta divenendo una spesa sempre più ingente per coloro che la utilizzano ma, in realtà, anche per chi l’ha in garage, parcheggiata. Confrontando i dati degli ultimi anni, c’è soltanto da rassegnarsi, sebbene sia inevitabile l’incredulità e la ricerca di una logica spiegazione. L’aumento dei prezzi è evidente per tutte le tariffe: dall’acquisto stesso della vettura alla sua manutenzione.
Non fa eccezione l’assicurazione RC auto. Passando in rassegna i dati relativi all’ultimo bollettino diffuso dall’Ivass, già 2024 non arrivano buone notizie, confrontando i prezzi con riferimento annuale Si conferma, infatti, il trend in salita in quanto ai costi da sostenere per una tariffa obbligatoria e non procrastinabile che è aumentata del 7,5% tra gennaio 2023 e 2024.
Il costo medio in Italia dell’RC auto è arrivato a 389 euro cui vanno aggiunte poi le eventuali garanzie accessorie scelte dal cliente nella sottoscrizione della propria polizza. Il livello dei prezzi medi è ancora inferiore a quello osservato nel periodo pre-Covid. Tuttavia, proseguendo su questa scia, ben presto saranno vanificati gli sforzi di riduzione dei costi che erano stati avviati ormai nel lontano 2013 e proseguiti fino al 2022.
Entrando nello specifico, a gennaio 2024 i rincari maggiori sono stati registrati ad Alessandria, Biella, Lecco e Vercelli. Tuttavia, il prezzo medio più alto complessivamente è quello di Napoli con 560,18 euro. Più di Prato, Caserta, Pistoia e Firenze che si mantengono comunque su cifre simili.
L’assicurazione costa di meno a Enna, Oristano, Potenza, Aosta e Campobasso, dove si è vicini ai 300 euro. Per coloro che sono nelle classi di merito penalizzantil a situazione è ancora più preoccupante, perché l’aumento delle tariffe ha toccato il 10,4%.
All’uscita di questi dati, il Garante dei prezzi ha avviato un monitoraggio generale per tenere a bada una situazione non rassicuranti. Il Codacons ha parlato di “aumenti del tutto ingiustificati”, anche alla luce di un tasso di incidentalità che per l’Italia si mantiene stabile. Si richiede quindi l’intervento e l’attenzione da parte del Governo Meloni, affinché limiti “lo strapotere delle imprese assicuratrici”.
All’aumento dell’assicurazione si affianca quello dei carburanti (con la benzina a 1.8 euro/l di media) e della manutenzione ordinaria e straordinaria in officina.
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