La sicurezza è alla base di ogni azienda automobilistica, per questo il colosso in questione deve affrontare un duro maxi richiamo.
Quando si decide di acquistare una macchina si sa che si sta affidando di fatto la propria vita nelle mani di coloro che l’hanno progettata. Tutto deve andare nel miglior modo possibile, considerando come si viaggia a velocità sempre più sostenute, con gli incidenti che sono però in calo anche grazie all’elevata qualità tecnologica delle auto.
Sono sempre di più infatti gli optional presenti al loro interno che danno così modo di fermarsi anche in caso di distrazione o di pericoli improvvisi. Questo però non toglie il fatto che il metodo migliore per poter evitare incidenti sia quello di essere sempre molto attenti e allo stesso tempo la vettura deve presentare dei freni impeccabili.
Alle volte capita però che non tutto vada per il verso giusto da questo punto di vista, anche nel momento in cui si decide di acquistare auto da marchi che sono considerati come l’eccellenza. Ne sa qualcosa la BMW, con la casa bavarese infatti deve ora fare i conti con un duro maxi richiamo derivato da una serie di problematiche proprio ai freni.
BMW, attenzione ai freni: i modelli a rischio
Negli USA vi è da sempre una grandissima attenzione per tutto ciò che riguarda la sicurezza, non solo stradale. Ecco come mai l’organizzazione NHTSA, ovvero National Highway Traffic Safety Administration, è una delle più attente al mondo e spesso non regala grandi soddisfazioni ai marchi mondiali, con l’ultimo duro colpo che è verso la BMW.
Ciò che fa piacere è che, nonostante la segnalazione dei problemi ai freni, la casa tedesca ha dichiarato che non ha ricevuto notizie riguardo a incidenti a causa di questo problema. Il difetto è legato all’impianto frenante di tutte le tipologie di auto bavaresi, sia termiche che ibride che elettriche, con il sistema incriminato che è l’IB, ovvero Integrated Brake System.
Siamo di fronte in questo caso a un sistema elettro-idraulico che riduce la complessità dei sistemi di frenata, avvicinandosi così ai sistemi più moderni e recenti. Stando a quanto riporta “La Gazzetta dello Sport”, il problema per i 280 mila veicoli che rischiano di essere coinvolti negli USA, in realtà dovrebbe riguardare circa l’1% delle auto. Ora però anche in Italia sta per partire una campagna per questo guasto al freno, dunque BMW rischia di vivere un momento molto complicato.