Sono già passati quattro anni dal bruttissimo incidente che ha gettato nell’ansia tutti i tifosi del grande campione Alex Zanardi.
All’epoca in molti, quasi tutti, tirammo un sospiro di sollievo leggendo i titoli dei giornali in cui si scriveva: “Alex Zanardi risvegliato dal coma..”. Proprio lui, il super eroe che aveva dimostrato una forza incredibile nella carriera ma soprattutto nella vita; un esempio di di vita per molti, che aveva trasformato un tragico evento in un’opportunità di rinascita e stimolo per i più fragili.
Leggendo la notizia dell’uscita dal coma, tutti in cuor proprio hanno pensato: “ok, ce l’ha fatta anche stavolta, che grande!”, ma la realtà è stata un doccia gelata: quello fu solo un piccolo segnale di speranza, che, a distanza di 4 anni ancora non ci ha dato la possibilità di rivedere il sorriso pieno di vita del grandissimo campione e sulle sue condizioni, un pò come sta accadendo per il collega Michael Schumacher, la famiglia mantiene una riservatezza ermetica.
Come sta oggi Alex Zanardi
Alex Zanardi, ex pilota e campione paralimpico, vive ancora un percorso di recupero complesso e lungo a seguito del grave incidente in handbike del giugno 2020. L’incidente ha causato lesioni cerebrali e un lungo ricovero. Oggi, Zanardi si trova nella sua casa, circondato dalla famiglia e supportato da un team medico specializzato. Dopo vari ricoveri, inclusi quelli dovuti a complicazioni come un incendio nella sua abitazione, il suo stato di salute è stato stabilizzato. Tuttavia, la famiglia mantiene una stretta riservatezza sulla sua condizione attuale.
Secondo aggiornamenti recenti, Zanardi ha mostrato segni di progresso, come la capacità di comunicare con la famiglia attraverso semplici segnali. Il suo programma di riabilitazione continua, mirato al recupero fisico e neurologico, ma il percorso è ancora lungo e incerto.
La resilienza di Zanardi è stata dimostrata molte volte nella sua vita, sia nei suoi successi sportivi come campione paralimpico con quattro medaglie d’oro sia nella capacità di affrontare gravi sfide mediche. La famiglia, in particolare sua moglie Daniela e il figlio Niccolò, rimane il suo principale sostegno.
Una Vita di successi e sfortune
Nato il 23 ottobre 1966 a Bologna, Zanardi ha iniziato la sua carriera nei kart prima di entrare nel mondo del motorsport professionale. Ha gareggiato in Formula 1 negli anni ’90 con team come Lotus, Minardi, e Williams, senza però raggiungere successi significativi. La sua carriera decollò nella CART (Championship Auto Racing Teams), dove vinse due campionati consecutivi (1997 e 1998) con lo stile spettacolare del “passaggio del sorpasso” che lo rese celebre.
Tragico Incidente e Rinascita
Nel 2001, durante una gara sul circuito del Lausitzring in Germania, Zanardi subì un terribile incidente che portò all’amputazione di entrambe le gambe. Dopo l’incidente, intraprese un percorso di recupero straordinario, tornando a gareggiare nel motorsport con protesi speciali e vincendo gare nel campionato WTCC (World Touring Car Championship).
Zanardi si reinventò come atleta paralimpico nel ciclismo su handbike, conquistando quattro medaglie d’oro e due d’argento ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016. Diventò una figura ispiratrice per la sua determinazione e il suo messaggio di speranza.