Brutte notizie per gli appassionati di moto, con la Yamaha che annuncia l’addio sconvolgendo il settore
Sono diverse le aziende motociclistiche che si sono rese iconiche in Giappone, con la Yamaha che è una di quelle che ha ottenuto i maggiori risultati. Il suo nome è divenuto iconico non solo per la qualità delle proprie due ruote, ma anche per un design e uno stile straordinariamente elegante e raffinato.
La casa di Iwata ha progettato negli anni anche una serie di moto sportive che le hanno permesso di diventare dominante nel mondo delle corse. Al momento i risultati non le stanno sorridendo e il 2024 è iniziato con un tonfo pesante in Superbike della nuova punta di diamante, il sei volte campione del mondo Jonathan Rea.
In Australia il nordirlandese ha floppato come forse nessuno avrebbe mai immaginato, ma per fortuna ci ha pensato Locatelli a mostrare a tutti come la Yamaha sia di qualità . I test iniziali in MotoGP invece non sembrano aver dato buoni segnali a Quartararo e a Rins, con il francese che sta parlando addirittura di un possibile addio.
Proprio la volontà di dedicarsi alle pista sembra aver portato la Yamaha a prendere una decisione che rischia seriamente di sconvolgere il mercato. Sono diverse infatti le modifiche che si devono attuare tra una moto stradale e una da gara, soprattutto per il tetto di velocità a 299 km/h, per questo motivo e non solo, un modello iconico è pronto a salutare la gamma nipponica.
Yamaha R1: dal 2025 solo per la pista
Ormai la notizia è ufficiale, infatti dal 2025 la Yamaha bloccherà la produzione e la vendita in Europa della mitica R1. Si tratta di una decisione che deriva dal fatto che a breve entreranno in vigore le nuove norme dell’Unione Europea riguardanti la limitazione per la produzione di moto che debbano essere omologata Euro5+.
La Yamaha infatti non sembra essere intenzionata di effettuare queste modifiche per adeguarsi, ma in un certo senso ha lanciato una stoccata all’Europa. Il comunicato ufficiale del colosso giapponese evidenzia infatti come non si bloccherà a livello mondiale la produzione di questa moto, anzi si continuerà a svilupparla in ottica di una due ruote vincente sia in Superbike che in EWC.
Nel comunicato si spiega infatti come la R1 sia una delle migliori opzioni per i Team ufficiali, in quanto si è dimostrata negli anni non solo una moto affidabile e di livello, ma anche dai costi contenuti. Per questo motivo in Europa dal 2025 non ci saranno gli aggiornamenti per omologarsi all’Euro 5+, con la vendita nel Vecchio Continente che sarà così legata solo alle gare.
Si tratta di un processo che fa seguito a quello già intrapreso per la R6. L’Europa dunque perde quella moto che ha permesso a Razgatlioglu di vincere il Mondiale Superbike nel 2021 e che ora è nelle mani di Jonathan Rea per poter tornare a essere vincente. Come da tradizione, la SBK utilizza delle moto di serie, con queste che diventano tra le più richieste sul mercato per i collezionisti, ma ora in Europa la R1 sarà solo un sogno.