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Addio utilitarie, rivoluzionata la mobilità in Europa: la notizia è un fulmine a ciel sereno

Le auto utilitarie stanno affrontando una fase di crisi, ed ora c’è una notizia che di certo non vi farà piacere. Ecco i dettagli.

Il mercato dell’auto sta tentando di uscire da una crisi tremenda, con il 2022 che è stato forse l’anno peggiore della storia. Dopo il Covid-19 e la crisi dei microchip, la guerra tra Russia ed Ucraina ha dato quasi il colpo di grazia al settore automotive, per via anche dell’aumento clamoroso che c’è stato sui carburanti. Se c’è un segmento che non conosce crisi è quello dei SUV, che in Italia hanno raggiunto oltre il 52% di quota mercato, mentre su altri fronti, la situazione è ben più delicata.

Utilitarie in declino Italia
Auto crollo totale – FlopGear.it

In particolare, le utilitarie vivono una fase di enorme difficoltà, ed anche se la Fiat Panda resta l’auto più venduta, il segmento non ottiene più quel successo che ci eravamo abituati a conoscere in passato. A questo punto, andiamo ad analizzare meglio la situazione attuale, con dati statistici che non mentono mai e fotografano lo stato di forma delle piccole del mercato.

Auto, le utilitarie sono in grande declino

La utilitarie hanno dominato il mercato sino a pochi anni fa, per via delle loro piccole dimensioni che agevolavano gli automobilisti nel traffico, ed anche per i prezzi bassi. Ora i costi sono aumentati anche per le piccole, ed inoltre, c’è anche una decisione dell’Europa che potrebbe aver fatto la differenza, come giustamente sottolineato anche nell’analisi pubblicata sul sito web “Motorisumotori.it“.

utilitarie in declino italia
Fiat Panda che fatica – FlopGear.it

Infatti, dal 6 di luglio del 2022 i nuovi modelli devono includere dei nuovi componenti utili sul fronte della sicurezza, che hanno ovviamente fatto lievitare sia i costi di produzione che quelli di listino. La Global Safety Regulation, così si chiama la direttiva in questione, ha messo molti modelli in ginocchio, ed alcune auto sono già sparite dai listini, non soltanto tra le utilitarie.

Ma per quale motivo, sulle utilitarie, il problema è più ampio rispetto alle altre? La motivazione è ovviamente legata ad una questione economica, e le utilitarie sono le vetture che generano un guadagno minore rispetto alle berline o alle altre che i marchi offrono. Se a questo si aggiunge un aumento dei costi di produzione a causa delle nuove normative, ecco che le case preferiscono spingere su altri modelli.

Per quanto riguarda l’Italia, una conferma arriva dalla Fiat Panda, che nella sua nuova versione diventerà un SUV di Segmento B, con la citycar che dovrebbe continuare ad essere prodotta solamente sino al 2026. Inoltre, la Volkswagen ha deciso di ritirare dal mercato la piccola up!, così come ha fatto la Renault con la Zoe, anche in versione full electric.

A tutto ciò va aggiunto il grande amore che c’è per i SUV, in particolare, per quelli compatti di Segmento B. Al giorno d’oggi, la grande ricerca del comfort porta i consumatori a puntare su crossover non enormi, in modo da essere ottimi anche nel traffico, ma che comunque fruttino maggiori comodità rispetto alle utilitarie. Vedremo se, in futuro, con l’avvento dell’elettrico, le cose torneranno a favore delle utilitarie o se il segmento morirà del tutto.

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