Addio Tesla, come cambia il mercato delle auto elettriche

La casa americana deve fare i conti con una verità: le cose stanno cambiando drasticamente. Ecco la verità riguardo il suo rapporto con competitor e clienti… 

Fin dall’arrivo della sua prima automobile prodotta in serie, la casa americana Tesla è spesso vista come sinonimo di automobili elettriche, del resto nel 2012 non erano molti i produttori a poter schierare anche solo una vettura di questo tipo nel proprio listino vetture. Il marchio che ha iniziato a sperimentare nel 2008 con il modello Roadster prodotto in tiratura limitata in soli 2.500 esemplari è oggi una realtà affermata.

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Elon Musk con una Tesla (Ansa) – Flop Gear.it

Ovviamente nessuno è rimasto a guardare in questi dieci e passa anni con costruttori come Honda, Nissan, BYD e Fisker solo per citarne alcuni che hanno rapidamente messo in campo tantissimi modelli elettrici per riuscire a far fronte allo strapotere di questa compagnia. Ormai le automobili elettriche sono tante, differenti tra loro e soprattutto spesso molto meno costose delle Tesla.

Allora, la domanda sorge spontanea. Come può un’azienda che al momento attuale, aprile 2024 è ancora sprovvista di una vera entry level dominare in questo modo il mercato? Lo scorso anno la compagnia ha infranto un nuovo record di vendite con ben 1,808,581 vetture vendute in tutto il mondo, benché raramente e solo a condizioni favorevoli dovute a sconti e bonus i prezzi delle sue auto scendano sotto i 48mila euro? La risposta è semplice e preoccupa tutti.

Abbattere i costi senza remore

La casa americana sembra aver ben sfruttato i momenti positivi vissuti inizialmente per riuscire a gestire meglio la concorrenza adesso che ci sono così tante rivali sul mercato che propongono alternative valide alle sue auto. Il marchio americano abbatte costantemente i prezzi delle sue automobili, sfruttando da un lato gli ampi profitti dei primi anni di attività che probabilmente consentirebbero di avere un margine di guadagno elevato anche riducendo il costo delle auto.

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Tesla, ecco la verità sul mercato elettrico (Ansa) – Flop Gear.it

C’è poi la quesitone come riporta Auto Everyeye riguardante i metodi di produzione avanzati: le tanto decantate gigafactory sembrano aver portato a Musk enormi risultati con la compagnia che produce talmente tante vetture da aver avviato promozioni per smaltire il suo inventario di auto in eccesso giusto qualche giorno fa. Come riporta FourWeekMBA poi l’azienda continua ad aumentare il margine di profitto medio per auto venduta nonostante i prezzi calino.

I dati sono assurdi: se nel 2020 Tesla guadagnava in media 1.700 dollari per auto venduta, 6.000 nel 2021 con un picco di ben 9.580 nel 2022, anche nel 2023 nonostante le spietate politiche di competizione delle rivali la compagnia ha fatturato in media un guadagno di ben 8.279 dollari per auto venduta mentre rivali come Stellantis e VW erano costrette a sospendere la produzione di alcuni modelli elettrici perché vendevano troppo poco.

Insomma Tesla si conferma essere anni luce avanti a tutte le sue dirette rivali dal punto di vista economico, questo senza nemmeno considerare ovviamente gli enormi introiti portati dalla compagnia energetica Tesla Energy Operations, Inc che secondo alcuni economisti fattura molto più della divisione automobili. Vedremo per quanti anni il brand potrà continuare ad operare a questi livelli ma nel frattempo, le altre case sono anni luce indietro a quanto sembra.

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