Rivoluzione per quanto riguarda le batterie, adesso arriva quella che dura oltre un milione di chilometri, non saranno più un problema.
Se il mercato delle automobile elettriche fatica a decollare e questi modelli vengono visti ancora con un certo scetticismo da una parte dei clienti, in parte è certamente da attribuire alle batterie che alimentano questi veicoli e alle loro tempistiche di ricarica. Ora però potrebbe essere arrivata una vera svolta su questo fronte.
In molti hanno perplessità sulle batterie dell’auto elettrica: dai discorsi sulla sicurezza al loro costo piuttosto elevato, sino alla tendenza all’usura nel corso del tempo, che ne accorcia ulteriormente una autonomia già giudicata un pesante limite da molti automobilisti. Senza considerare le tempistiche di ricarica, nettamente superiori a quelle di un normale pieno al distributore.
Le aziende hanno certamente già iniziato a lavorare su questo problema, per presentare modelli che vadano sempre più in contro alle esigenze degli automobilisti. Se prima le batterie NCM erano le più diffuse, oggi sempre più aziende stanno lavorando sulle batterie LFP, più economiche e resistenti, oltre che sicure. Le ricerche e gli studi in questa direzione continuano senza sosta, e adesso il colosso potrebbe avere aperto una nuova frontiera verso il futuro.
La nuova rivoluzionaria batteria
La Cina è particolarmente attiva sul fronte delle automobili a zero emissioni. Non a caso proprio Byd, una delle aziende più importanti del paese del Dragone, è arrivata addirittura a contendere a Tesla il primato di maggiore esportatore mondiale di auto elettriche. Un altro colosso asiatico, Geely, non vuole però essere da meno ed è al lavoro su una nuova speciale batteria LFP.
La Aegis Short Blade, questo il suo nome, avendo una migliore trasmissione degli ioni grazie all’incorporazione di nanotubi di carbonio sarebbe capace addirittura di percorrere un milione di chilometri senza vedere minata la propria autonomia, potendo contare su una densità energetica di 192 Wh/kg e una durata di 3.500 cicli. Anche il processo di ricarica, sfruttando additivi che migliorano la permeabilità, è nettamente più veloce: per ricaricare dal 10% all’80% basteranno appena 17 minuti. Inoltre, la resistenza alle basse temperature è notevolmente migliorata, con ben il 90,45% di capacità mantenuta secondo le stime riportate dal portale auto.everyeye.
Se la batteria confermasse le potenzialità mostrate, potrebbe certamente rappresentare una svolta e eliminare almeno in parte le perplessità che circondano le automobili elettriche, aiutando a velocizzare il processo verso la sostenibilità ambientale.