Finalmente un modo per difendersi dalle ingiustizie e non dover pagare le multe dell’autovelox: tutti gli automobilisti possono esultare
In questo periodo estivo è davvero molto semplice prendere una multa per eccesso di velocità in diversi tratti autostradali. I viaggi e gli spostamenti per le vacanze non fanno che accentuare questo rischio, ma fate attenzione perché le multe non sempre vanno pagate.
Il tema autovelox è estremamente centrale e presente nel contesto italiano di questi mesi. Soprattutto in estate, nella rete autostradale extra urbana è davvero semplice incappare in qualche infrazione e beccarsi delle multe. Il nuovo Codice della Strada voluto dal Governo dovrebbe porre un limite al fenomeno dei Comuni che vogliono fare cassa, imponendo delle regole più rigide per tutti i dispositivi. L’omologazione e l’approvazione sono un passaggio divenuto obbligatorio per rendere i sistemi di rivelazione della velocità a norma. Molti degli autovelox sul territorio italiano non soddisfano questo tipo di criteri e per tale motivo le multe emesse non sono da considerare valide.
Gli automobilisti sono piuttosto esasperati dalle continue sanzioni e l’esempio di Fleximan è sin troppo semplice da citare. Senza arrivare al devasto completo delle “macchinette” lungo la strada, si può cercare di sfruttare la legge per scampare a multe non regolari. Basta sapere bene come muoversi e cosa fare nello specifico.
Per diversi mesi il fenomeno Fleximan, cioè questa specie di super eroe che distruggeva gli autovelox lungo le strade, ha tenuto banco sui giornali. Il caso del Passo Giau è stato piuttosto eclatante, così come la solidarietà che molte persone hanno mostrato per lui.
Per agevolare il compito dei cittadini, come riportato da Il Corriere del Veneto, l’avvocata di Fleximan, Giorgia Furlanetto, ha presentato il progetto “SiamotuttiFleximan”. Si tratta di una guida dettagliata per aiutare automobilisti e motociclisti che hanno subito delle multe dagli autovelox.
Si può far ricorso al giudice di pace senza dover ricorrere per forza ad un avvocato. La diretta interessata ha spiegato in un’intervista al suddetto Corriere: “Con questo vademecum in rete ci si può opporre alla multa comminata da dispositivi non omologati”. Poi aggiunge: “L’ultima sentenza della Cassazione ha aperto infatti la possibilità di presentare ricorsi agli automobilisti sanzionati dagli odiati dispositivi”.
Insomma è possibile non arrendersi subito all’idea di dover pagare, ma giocarsi appropriatamente le proprie carte legali a disposizione.
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