Fiat Panda ai titoli di coda, questo sì che è un grande cambiamento lato automotive. Ecco perché le cose andranno così.
La Fiat Panda è una vera e propria icona delle quattro ruote. Son davvero pochi i brand che possono vantare una storia e un blasone del genere all’interno del mercato automobilistico mondiale. Nata negli anni ottanta, la superutilitaria nonostante i tanti cambiamenti nel corso del tempo è ancora oggi fra le vetture più apprezzate e utilizzate, in Italia e non solo.
I tempi però cambiano, il mercato si evolve e anche la Panda è tenuta a dover tenere il passo di quelle che sono le nuove esigenze dell’industria dei motori. Presto, proprio per questo, sarà tolta dal commercio, e con lei altre due automobili di grande spessore.
Ma qual è il motivo che porta a questo importante decisione? Nelle prossime righe lo scopriremo. Calmiamo i bollenti spiriti, comunque. Non sarà un addio definitivo dal mercato della Panda, anche se questo specifico modello dovremo sicuramente dimenticarcelo.
Se non si tratta di rivoluzione, comunque il prossimo 7 luglio avverrà davvero un grande cambiamento per l’automobilismo tutto. Parliamo del momento in cui i sistemi di sicurezza ADAS saranno obbligatori su tutte le auto nuove di prima immatricolazione. Ogni vettura commercializzata all’interno dell’Unione Europea, in poche parole, dovrà essere munita di sistemi di assistenza alla guida avanzata. L’obiettivo è chiaramente quello di ridurre gli incidenti stradali e rendere la guida automobilistica ancor più sicura rispetto al passato.
Ma perché la attuale Fiat Panda dovrebbe essere tolta dal commercio? Non solo lei ovviamente, ma il motivo principale che sembra ‘condannare’ l’utilitaria in questione è proprio la mancanza dei sistemi ADAS. Tutte le auto infatti sono tenute ad adeguarsi alla normativa, e la FIAT ha deciso di affidarsi all’arrivo della nuova Panda versione SUV e alla nuova Pandina, destinata a raccogliere l’eredità della classica utilitaria.
Stessa sorte per la 500 Hybrid, che verrà sostituita comunque da una nuova ibrida – costruita all’interno dello stabilimento di Mirafiori – e la Lancia Ypsilon. Altri illustri addii riguardano la Toyota GR86 e la Smart Fortwo.
Insomma, grandi cambiamenti all’orizzonte per il mercato italiano, che vivrà una specie di rivoluzione lato quattro ruote fra praticamente meno di un mese. Ci viene da dire, però, che è più che mai necessario un cambiamento del genere. La sicurezza stradale è di fondamentale importanza per quanto riguarda la riduzione degli incidenti, tanto nei tratti urbani quanto in quelli extraurbani e autostradali, e per riuscire a limitare i problemi in tal senso c’è bisogno di fare un taglio netto con il passato. Quello del 7 luglio prossimo, effettivamente, sembra un gran bel cambiamento.
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