Le automobili elettriche fanno sempre molto discutere, quanto successo ultimamente al colosso conferma le difficoltà della transizione elettrica.
Le automobili elettriche fanno discutere moltissimo. Nonostante la necessità di tutelare l’ambiente metta sulla carta tutti d’accordo, le modalità con cui raggiungere il traguardo delle zero emissioni continuano a dividere.
Il 2035 è la data che l’ Unione Europa e molti Stati USA hanno in mente per la completa transizione elettrica, che prevede lo stop alla produzione di vetture a motore tradizionale.
Non tutti chiaramente sono d’accordo, e le difficoltà non mancano tanto che molti hanno deciso di spostare la data prendendo tempo. Ad ogni modo, l’elettrico è ancora lontano dall’essere diffuso su scala mondiale, al contrario di quanto capitato alle cosiddette vetture tradizionali. Certo, notizie come quelle che stiamo per darvi non aiutano in tal senso.
Che l’elettrico abbia alcune difficoltà a diffondersi in maniera netta sulle strade di tutto il mondo è cosa nota, un po’ meno lampante è ciò che è successo nelle ultime ore. Le variazioni di prezzo di molte Tesla, infatti, stanno mettendo non poco in difficoltà Hertz, società di noleggio che si sta liberando progressivamente delle sue vetture elettriche. In particolar modo, però, le auto a cui sta dicendo addio sono quelle prodotte dal brand statunitense capitanato da Elon Musk. Non parliamo di cifre trascurabili, bensì di circa 10.000 unità.
Insomma, appare proprio come una situazione davvero delicata anche soltanto da considerare, figuriamoci da gestire. Ma procediamo per gradi; inizialmente, Hertz aveva previsto di vendere 20.000 elettriche entro fine 2024, fino a rendere ancora più consistente il suo piano di ‘rivalutazione’: con i 10.000 veicoli aggiunti alla raccolta, adesso sono ben 30.000 le elettriche destinate alla vendita definitiva. Si tratta di circa la metà di tutte le vetture a zero emissioni gestite da Hertz a inizio anno. Questa decisione, che avrà certamente fatto molto discutere nelle ultime ore, ha comunque una validissima motivazione.
Con l’aumento dei veicoli elettrici, infatti, Hertz ha registrato un impatto negativo sulle finanze nei primi tre mesi dell’anno. Il prezzo delle azioni di Hertz Global è crollato del 24% dopo la pubblicazione della perdita (calo percentuale più grande in un solo giorno, secondo Reuters), il che ha portato la società a prendere determinate decisioni. Senza dimenticare i costi elevati associati all’elettrico e alle difficoltà riscontrate nel tentativo di ridurli. Nonostante le grandi ambizioni di Hertz, che puntava ad ampliare la sua flotta di mezzi a zero impatto ambientale, la società sembra costretta a ridimensionare il suo progetto green nel minor tempo possibile.
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