Chi ce l’ha se la tenga stretta perché a breve diventerà un pezzo da museo. Questa è la sorte che toccherà ad un’Auto iconica
E’ ormai scattato il conto alla rovescia per la fine di quella che potremmo definire un’era. Dal prossimo mese di marzo, quindi a brevissimo, verrà interrotta la produzione di una delle vetture più iconiche del nostro tempo, certamente una delle più apprezzate, specialmente da chi abita in città.
Piccola, compatta, potente il giusto per le necessità della mobilità cittadina, aveva nella sua capacità di essere parcheggiata ovunque il suo punto di forza. Chi l’ha posseduta o semplicemente si è mosso in zone in cui era molto presente, sa bene come spesso, pur di metterla in sosta da qualche parte, la si infilava addirittura di traverso, incuranti del rischio di subire danni alle portiere.
Dopo 25 anni di meritato servizio, va dunque in pensione la Smart Fortwo, un’auto che già ne suo nome indicava la sua peculiarità: essere una biposto. Lunga 2,50 metri, larga 1,51 metri e altra 1,52 metri, non ha mai colpito per forme accattivanti, anzi il suo essere quasi un cubo la rendeva fuori dal comune ma non particolarmente avvenente.
Nata in Francia, precisamente nel maxi stabilimento di Hambach nella Mosella, la Smart For Two non ha tardato a imporsi sul mercato italiano per le sue caratteristiche e un prezzo alla portata.
Non tutti sanno che dietro alla nascita di quest’Auto non c’era solo la Mercedes, ma pure la Swatch, nota azienda di orologi. L’unione delle due iniziali, accompagnata dalla parola “arte” ART, ne crearono il nome. Per quanto riguarda la denominazione Fortwo, questa venne aggiunta in un secondo momento, precisamente nel 2004 quando venne rilasciata la quattro posti.
Spinta da un motore turbo benzina da 600 cc da 45 o 55 cavalli, la Smart For Two è stata spesso imitata. Per essere al passo con i tempi, o addirittura avanguardista, nel 2019 è stata convertita al solo elettrico. La batteria da 17,6 kWh venne inserita tra i due assi per consentire un’autonomia di 160 km prima della ricarica.
Nell’ottica di centri urbani sempre meno inquinati, fu anche utilizzata per arrivare iniziativa di car sharing ovvero il noleggio a medio lungo termine disponibile nelle grandi città italiane.
Tra gli aspetti che l’hanno resa una antesignana, anche la possibilità di personalizzarne la colorazione con tinte bicolor, poi sdoganata un po’ tra tutti i costruttori. Ora che questo modello che ha fatto la storia smette di essere prodotto, cosa ne è della Smart come Casa produttrice? Attualmente è molto diversa dal passato.
Dalla piccola biposto, infatti, l’azienda si è specializzata nella produzione di Suv elettrici ad elevate prestazioni. Il modello di punta è la Smart #3 acquistabile in Italia anche con l’ecobonus. Una trasformazione, dunque, radicale. Da auto piccole e poco ingombranti a modelli di grandi dimensioni e ben più prestazionali rispetto a quelli del passato, capaci comunque di entrare di diritto nella storia dell’automobilismo mondiale.
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